Portogallo-Uruguay: Cristiano Ronaldo a caccia del mito Eusebio

Dopo essere diventato il primo giocatore della storia in gol in cinque mondiali, il fuoriclasse di Madeira punta un altro record nella partita che può qualificare i lusitani per gli ottavi
Portogallo-Uruguay: Cristiano Ronaldo a caccia del mito Eusebio
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Qatar 2022 tocca il giro di boa con la sfida tra Portogallo ed Uruguay, partita numero 32 delle 64 in programma alla 22ª edizione del campionato del mondo. La gara, in programma alle 20 italiane di lunedì 28 novembre, chiuderà infatti la seconda giornata della fase a gironi, che da martedì 29 novembre a venerdì 2 dicembre vivrà il “brivido” delle sfide dell’ultima giornata, con le ultime due gare di ciascun girone che si svolgeranno in contemporanea, prima del via immediato, senza giorni di riposo, della fase ad eliminazione diretta.

Portogallo-Uruguay, tre punti per la svolta

Al Lusail Stadium si sfideranno le due squadre favorite per il passaggio del turno del Gruppo H, reduci però da risultati molto diversi tra loro nella prima giornata: se il Portogallo ha rispettato il pronostico battendo, seppur a fatica, il Ghana, la Celeste non è andata oltre il pareggio senza gol contro la Corea del Sud.  Quale atteggiamento prevarrà, quindi? Il Portogallo sarebbe qualificato con un’altra vittoria, mentre l’Uruguay resterebbe in corsa anche con un pareggio, ma alla luce dell’equilibrio che si respira nel girone sembra sconsigliato qualsiasi tipo di calcolo.

Cristiano Ronaldo a caccia di nuovi primati

Raggiungere gli ottavi di finale, del resto, rappresenta l’obiettivo minimo di entrambe le nazionali: l’Uruguay, alla 13ª partecipazione al Mondiale, quarta consecutiva (record eguagliato dopo il poker 1962-’74), ha sempre superato il primo turno nelle ultime tre edizioni, mentre il Portogallo è "solo" alla settima presenza, ma è ormai nel gotha del calcio internazionale, essendo la sola europea insieme alle big Francia, Germania, Inghilterra e Spagna ad essersi qualificata alle ultime cinque edizioni, che hanno peraltro visto sempre andare in gol almeno una volta Cristiano Ronaldo. Grazie al rigore trasformato contro il Ghana il fresco ex attaccante del Manchester United è diventato il primo giocatore della storia a riuscire in questa impresa (staccati Pelè, Seeler, Klose e Messi, ultimo ad essersi unito al gruppo dopo il gol all’Arabia Saudita, ma unico a riuscire a segnare in quattro Mondiali non consecutivi), segnando l'ottavo gol della propria carriera nella fase finale di un Mondiale. Solo una volta, però, nel 2018, CR7 è riuscito a realizzare più di una rete in una singola edizione. Con un altro gol il numero 7 eguaglierebbe uno dei pochi record che gli mancano, raggiungendo il mito Eusebio come miglior marcatore portoghese al Mondiale.

Portogallo, il tabù delle due vittorie in un Mondiale e quel precedente da vendicare

Insomma, Cristiano non sarà certo a corto di motivazioni per la sfida contro l’Uruguay. Il Portogallo ha infatti almeno due buoni motivi per cercare la vittoria: in primo luogo sfatare la "maledizione" che ha visto la squadra vincere una sola partita in ciascuna delle ultime tre fasi finali di un Mondiale e poi la sete di rivincita al cospetto dell’avversario che sbarrò la strada alla squadra di Santos a Russia 2018, dove la corsa degli allora campioni d’Europa in carica si arrestò proprio dinanzi all’Uruguay, vittorioso per 2-1 grazie a una doppietta di Edinson Cavani, inframmezzata dal momentaneo pareggio di Pepe. In quell’occasione il Matador, che in Qatar disputa il quarto Mondiale della carriera, spezzò il tabù personale di gol durante la fase ad eliminazione diretta, avendo segnato in precedenza solo alla Germania nella finale per il 3° posto dell’edizione 2010 dopo i sigilli contro Costa Rica e Russia nelle fasi a gironi del 2014 e 2018.

Il Portogallo, l'Uruguay e quei 46 anni senza incrociarsi

Curioso come quello giocato il 30 giugno 2018 a Sochi sia stato appena il secondo confronto ufficiale in assoluto tra Portogallo ed Uruguay, che prima di quell’anno si erano affrontate solo due volte: il 2 luglio 1972 la sfida fu valida per la Coppa dell’Indipendenza brasiliana (1-1 con gol di Pavoni e Fernando Peres), mentre il primo incrocio, conclusosi con un netto 3-0 per il Portogallo, risale ad un’amichevole giocata pochi giorni prima dell’inizio del Mondiale 1966 (26 giugno), edizione di grazia per entrambe le nazionali. In Inghilterra il Portogallo di Eusebio conquistò il miglior piazzamento di sempre nella competizione, 3° posto, e l’Uruguay si fermò ai quarti di finale, travolto 4-0 dalla Germania Ovest che sarebbe poi stata sconfitta in finale dai padroni di casa.


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