NBA: Recap Risultati della Notte

La coppia dei Celtics Tatum-Brown si impone sui Sixers per 126 a 117 mentre Curry guida i Warriors nella vittoria contro i Lakers per 123 a 109
NBA: Recap Risultati della Notte© EPA
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Philadelphia 76ears 117 – Boston Celtics 126 

Comincia la nuova stagione e ai Celtics bastano 48 minuti per spazzare via tutti i dubbi, chi vuole vincere dovrà fare i conti anche con loro. I ragazzi di coach Mazzulla (sostituto ad interim di Udoka) offrono al caldissimo pubblico del TD Garden il migliore dei debutti, deliziandoli con un clinic offensivo (56% dal campo) orchestrato dal duo Tatum-Brown in serata di grazia. Se Brown (35 punti con 14/24) rappresenta il primo terminale per finalizzare le transizioni offensive dei Celtics, Tatum (35 punti 13/20) a tratti sembra semplicemente immarcabile. Il cambio in panchina non sembra aver modificato il Dna della squadra: aggressività difensiva, ricerca della transizione (in pochi sono bravi come loro), ottimo giro palla (24 assist di squadra) sembrano i Celtics dello scorso anno ma con un Brogdon in più. La panchina potrebbe essere il tallone d'Achille, se Grant Williams sta diventando sempre più un fattore con le sue triple dall’angolo, l’assenza del “gallo” rischia di pesare parecchio in termini di opzioni offensive della second unit, Brogdon dovrà fare gli straordinari. 

Philadelphia esce sconfitta ma vince la scommessa più grande, il “Barba” è tornato. Complice una difesa dei Celtics vogliosa ma indisciplinata che regala ad Harden ben 2 giochi da 4 punti nel primo quarto, facendogli prendere fiducia così da chiudere il primo tempo a 22 punti per poi continuare l’ottima prestazione e terminare a 35 punti (9/14) accompagnati da 8 rimbalzi e 8 assist. Siamo lontani dall’onnipotenza che sprigionava in Texas, ma il buon lavoro durante l’offseason sul proprio corpo (finalmente in forma) e la ritrovata precisione dalla lunga distanza sono il migliore inizio che si potesse sperare. Altra nota positiva è senz’altro Maxey, 21 punti e lampi di futuro che illuminano e illumineranno la stagione dei Sixers. Philadelphia (passando a cose meno positive) dà l’impressione per gioco ed intensità di essere ancora in fase di rodaggio con una difesa da sistemare e un Embiid che nonostante i 26 punti, è apparso più interessato a fare a sportellate con i centri dei Celtics che a guidare l’attacco dei Sixers. 

 

 

Los Angeles Lakers 109 - Golden State Warriors 123 

Al Chase Center si comincia con la consegna degli anelli per il titolo dello scorso anno e si continua con il big match contro i Lakers. La partita dura “solo” un tempo con i Warriors che dilagano nel terzo quarto con un parziale di 32 a 19 chiudendo di fatto la sfida con i gialloviola. L’impressione è che appena Curry e compagni prendono fiducia, per gli altri ci sia poco da fare. ll divario attualmente è troppo grande anche solo per comparare le 2 franchigie, Golden State è migliore praticamente sotto ogni aspetto. Se non dovessero esserci più risse in allenamento, sarà difficile fermare questi Warriors. Curry il migliore dei suoi con 33 punti 6 rimbalzi e 7 assist; Poole il più deludente (12 punti con 4/15 e 4 palle perse). 

Per i Lakers non la migliore delle partenze, panchina inesistente (i ritorni di Bryant e Schroder non cambieranno di molto la situazione) e un backcourt non altezza delle ambizioni della franchigia. Anthony Davis (27 punti con 4 recuperi e 2 stoppate) ci prova a dare una mano ma lui e Lebron sono troppo soli. King James invece a 37 anni e alla 20 stagione da pro, fa capire perchè la pensione può attendere visto che risulta ancora il migliore dei suoi con i 31 punti 14 rimbalzi e 8 assist messi a segno nell’opening night. Qualche segnale incoraggiante da parte di Westbrook ma per i Lakers non sarà facile qualificarsi per la postseason. 


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