Torna la “12Ore Nuotando con AmOre”!

Domenica 11 Giugno al Polo Natatorio Federale di Ostia, l'ottava edizione della staffetta a squadre di nuoto endurance in cui tutti i partecipanti concorrono ad un obiettivo ancora più grande della vittoria della propria squadra: la solidarietà a beneficio di AISM Roma, Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Torna la “12Ore Nuotando con AmOre”!
11 min

“12 Ore Nuotando con Amore per AISM” è un grande evento di nuoto e solidarietà, ideato da Luciano Vietri, instancabile promotore di iniziative natatorie, con l’intento di aggregare nuotatori dalle esperienze più varie (i campioni affermati, i master, gli amatori, incluse naturalmente persone con disabilità) e raccogliere fondi per cause meritevoli.

Dopo lo stop dovuto alle restrizioni legate alla pandemia, c’è molta attesa per un appuntamento unico e trascinante nel circuito amatoriale del nuoto, che quest’anno torna in grande stile in una prestigiosa Sede Federale adeguata alle prospettive di crescita della manifestazione, presso la vasca olimpionica del Polo Natatorio Fin di Ostia, struttura totalmente accessibile.   

Il motivo che accomunerà nella stessa vasca oltre 500 nuotatori di ogni livello ed esperienza, dagli agonisti, ai master agli amatori è speciale: vivere una giornata di solidarietà e divertimento all’insegna dell’inclusione sociale con l’obiettivo unico di sostenere il progetto “Move for Young: attività di benessere per i giovani con sclerosi multipla”.
La staffetta dura 12 ore consecutive: dalle 8 alle 20!  L’impianto consente di coinvolgere fino a 20 squadre, ognuna composta da un minimo di 15 ad un massimo di 40 nuotatori, per un totale di 800 persone coinvolte.

Fino al 5 Giugno è possibile formare e iscrivere una propria squadra.

Anche singoli o piccoli gruppi che non hanno squadra possono iscriversi e, contattando l’organizzazione, essere inseriti in uno delle compagini partecipanti.

Sarà una giornata intera di sport e solidarietà per tutti, famiglie comprese.
Nel programma Swim&Move a cura del Gruppo Young AISM Roma sono previste attività collaterali alla gara pensate soprattutto per famiglie e bambini: animazione, discipline di benessere come yoga, fitness, feldenkrais e pilates.

Tante le realtà e i personaggi dello sport e dello spettacolo che sostengono e promuovono l’iniziativa: Associazione NICO - Nazionale Italiana Calcio Olimpionici, Leone Maria Barbaro (canottaggio), Bruno Mascarenhas (ex canottiere olimpionico, Associazione NICO), Mauro Bergamasco (rugby), Ilenia Colanero (atleta paralimpica apnea), Le Coliche (spettacolo), Corrado Corradini (calcio), Gian Maria Gabbiani (offshore), Carmen Golia (giornalista), Cristina Guerra (giornalista), Alessandra Pelonara (pilates 4 livello), Michele Petracci (canottaggio), Alessia Zecchini (campionessa apnea).

Media partner: Dimensione Suono Roma, agenzia Meedya.

Aziende partner: BCC Roma, Boule de Sac, Arena, supermercati Pim, Praxi Group Healthcare (health partner), casa editrice Il Saggiatore, Xylem, Giochi&Caffè (Velletri), studio Campagna (Giulianello).

L’evento gode dei patrocini di:
Assessorato Politiche Sociali del Comune di Roma, Fin (Federazione Italiana Nuoto), Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), Coni Comitato Lazio, CIP Comitato Italiano Paralimpico, Prioritalia. Sono in fase di ufficializzazione altri patrocini istituzionali.

Partner Tecnico: SwimmingTravel.com

Per adesioni e iscrizioni:

https://swimmingtravel.com/index.php/it/component/icagenda/31
Associazione Beneficiaria:
AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla - Sezione di Roma APS
Tel. 064743355

promoroma@aism.it
www.aism.it/roma

 

Tra i tanti testimonial dell’iniziativa: Alessia Zecchini, Mauro Bergamasco, Gian Maria Gabbiani, Ilenia Colanero.

 

Alessia Zecchini (campionessa di apnea)

Tornata di recente da 2 record mondiali, quello più rilevante è di 109 metri sott’acqua con un tuffo di 3 minuti e 38 secondi. Sei sempre alla ricerca di un miglioramento, sei sempre alla ricerca di una crescita. Come affronti queste nuove sfide? Dove vorresti arrivare?
Sicuramente voglio continuare a divertirmi e a dare il massimo. Migliorarmi ovviamente è l’obiettivo principale. Perché ci si allena sempre per qualche obiettivo. E l’impegno quotidiano è finalizzato a dare il massimo sia in allenamento sia in gara.
Quanto è importante la preparazione mentale?
È fondamentale perché, soprattutto nel nostro sport, consumiamo ossigeno muovendoci; ma consumiamo moltissimo ossigeno anche se abbiamo ansie, preoccupazioni… Quindi gestire le emozioni è fondamentale.
“12 ore nuotando con amore” è una bellissima impresa collettiva. Ogni componente della squadra aggiunge un po’ di sé e trova una dimensione collegiale, d’insieme. Qual è la dote umana che vorresti trasmettere a tutti i partecipanti, tu che sei un’esperta di acqua?
Sicuramente l’amore per il mare e l’amore per l’acqua, perché è la cosa che penso si più importante; ma fondamentale è la determinazione. Avere degli obiettivi e crederci fino in fondo è la cosa più importante per poter superare qualunque difficoltà e cercare di vedere sempre l’aspetto positivo in tutto.

Mauro Bergamasco, campione di rugby.

Gli sport sono tutti belli. Alcuni come il rugby sono considerati estremamente duri. Ti sei mai pentito di aver praticato il rugby o invece è uno sport che ha esaltato le tue doti fisiche e caratteriali?
Gli sport sono tutti duri in base anche a livello a cui ambisci. Il rugby è uno sport duro, uno sport di collisione e quindi richiede anche una preparazione fisica oltre che di sviluppare un’intelligenza di gioco affinché le tue capacità, le tue abilità e le tue risorse possano essere esaltate in una performance. Ho praticato anche il nuoto, la ginnastica artistica e poi senza particolari impegni, altri sport. Però il rugby è quello che mi ha dato l’opportunità di esprimermi al massimo con tutte quelle che sono le mie richieste individuali di performance. Quelle che sono anche le necessità di condividere un obiettivo strategico e di fare in modo che questo venga raggiunto. Quindi non mi sono mai pentito di fare rugby anzi è qualcosa che anche in tempi non sospetti, quando è stato richiesto, a me e mio fratello in particolare, di cambiare sport perché non fosse quello lo sport obbligato, abbiamo sempre negoziato nel fare un altro sport assieme al rugby, mantenendo quindi sempre la pratica del rugby molto vicina a noi.

Nel caso di una gara di nuoto, come la “12 ore nuotando con amore per AISM”, preferiresti avere compagni di squadra che pensano solo ad andare forte? O preferiresti avere compagni di squadra che prediligono lo spirito amatoriale e goliardico di questa gara?
Se dovessi scegliere preferirei una squadra che si sente di interpretare lo spirito goliardico e amatoriale come la gara richiede. Anche perché vincere è chiaro che è un fattore importante ma in questo caso è importante riuscire a vincere insieme. Quindi preferirei sicuramente una squadra allineata nell’obiettivo e soprattutto capace di supportare chi come me, in questo caso, può essere meno abile di un nuotatore provetto: essere supportato anche solo nella presenza.

Gian Maria Gabbiani, pilota off shore.

Gian Maria, campione a 360°, dall'automobilismo in tantissime categorie alla motonautica. Oltre alla passione per i motori e la velocità, quali sono le tue principali doti che ti hanno portato a fare tanta strada?
Credo fermamente in quello che faccio e mi impegno costantemente nel trovare soluzioni valide per raggiungere l’obiettivo prefissato. In realtà non ho doti particolari ma applico un metodo analogo in ogni disciplina che intraprendo a livello agonistico. 

Gli sport che hai praticato sono classificati spesso come estremi, com'è il tuo rapporto con il senso del limite fisico e mentale e se hai un segreto per gestire l'emotività?  
Con il passare del tempo e gara dopo gara riesco a mantener una calma ed una serenità che da giovane mancava. La mente controlla i limiti fisici e può “mettere una pezza” dandoti qualcosa in più in momenti di difficoltà. Per quanto mi riguarda controllo ogni dettaglio in fase di preparazione e successivamente mi sento tranquillo quando gareggio e se mai avessi un problema tecnico che preclude il risultato finale sono comunque tranquillo sapendo di aver dato il massimo.

Dopo tanti impegni sportivi, ti sei cimentato nel ruolo di educatore per automobilisti e anche motivatore in progetti rivolti ai giovani. Le tue esperienze vissute, così poco comuni, come possono ispirare le persone inesperte e alcune volte insicure di fronte ai percorsi spesso precari della vita comune al giorno d' oggi? 
Lo sport mi ha formato sin da bambino ed il modo che ho di affrontare i problemi nella vita di tutti i giorni è lo stesso che imparato gareggiando. Affronto il problema come se fosse una gara e cerco di risolverlo in maniera pragmatica. I risultati sono stati davvero fenomenali. Consiglio di praticare uno sport e di cimentarsi in qualche competizione giusto per allenarsi al sacrifico e capire i propri limiti, poi ognuno decide se vuole superarli o meno.

La 12ore è una splendida impresa collettiva di nuoto endurance, dove la spinta maggiore è la solidarietà per AISM e la condivisione con una squadra. Qual è il messaggio che ti senti di rivolgere a chi sta decidendo di aderire? Vuoi invitare chi ti segue a partecipare?
Trovo la 12 ore una bellissima iniziativa e se facendo sport posso aiutare il prossimo… beh viva le competizioni di questo genere! Si nuota in una squadra e lo spirito di aggregazione è qualcosa che solo sport può dare. Poter essere presente all’evento è un privilegio e, quindi, rinnovo la partecipazione a questa festa dello sport solidale a tutti quelli che hanno voglia di vivere una festa esclusiva... piena di forti emozioni dall’inizio alla fine!

Ilenia Colanero, campionessa paralimpica di apnea

Cosa ne pensi della 12 Ore Nuotando Con AmOre?
Dall’Abruzzo verrò a Roma, l’11 giugno, per partecipare a questo bellissimo evento che, secondo me, ha tantissimo valore e tantissimo stimolo come persona. Io neanche nuotavo, mi trovo a fare dei record mondiali di apnea e a nuotare anche. Partecipo alla 12 ore perché credo che dare un piccolo contributo sia fondamentale, da parte di tutti. Bisogna lottare per degli obiettivi e questi eventi sono fonte di conquista: da una goccia è nato un oceano. Ho scelto di partecipare con AISM, avere patologie neurologiche con sintomi a volte invisibili è difficile. Dobbiamo lottare e vincere queste “diversità” che le persone ci impongono ma che in realtà non ci sono. Venite a fare due vasche alla 12 ore!


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