La rabbia di Fede: «Vorrei votare sulle trivelle, ma non me lo fanno fare»

La Pellegrini si sfoga su twitter: «Il 17 aprile c'è il referendum ma ho le qualificazioni olimpiche e le deleghe sono solo per le forze dell'ordine. Il voto non è un diritto di tutti?»
La rabbia di Fede: «Vorrei votare sulle trivelle, ma non me lo fanno fare»© Bartoletti
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ROMA - «Ma il voto non dovrebbe essere un diritto di tutti?». Federica Pellegrini si sfoga, e lo fa su twitter. La fuoriclasse del nuoto italiano dedica un doppio tweet a quanto accadrà il prossimo 17 aprile. Come noto, infatti, questa domenica in tutta Italia si voterà per il Referendum sulle trivelle, il primo in assoluto voluto dalle Regioni.

Fede vorrebbe esserci e andare a votare, come nei suoi diritti, ma proprio fra tre giorni dovrà essere a Riccione per le importantissime qualificazioni olimpiche che le consentiranno di essere una delle prossime stelle di Rio 2016. Ebbene, come lei stessa annuncia, la Pellegrini ha chiesto al suo comune di residenza una delega per poter votare proprio a Riccione dove sarà impegnata in vasca, ma si è sentita rispondere che «le deleghe sono concesse soltanto alle forze dell'ordine». Da qui l'amaro sfogo sui social, come non essere d'accordo.

IL REFERENDUM - Vale la pena spiegare anche il prossimo referendum. Gli elettori dovranno votare su una questione piuttosto tecnica. Dovranno decidere se i permessi per estrarre idrocarburi in mare, entro 12 miglia dalla costa, cioè più o meno a 20 chilometri da terra, debbano durare fino all’esaurimento del giacimento, come avviene attualmente, oppure fino al termine della concessione. In pratica, se il referendum dovesse passare - raggiungere il quorum con la vittoria del sì - le piattaforme piazzate attualmente in mare a meno di 12 miglia dalla costa verranno smantellate una volta scaduta la concessione, senza poter sfruttare completamente il gas o il petrolio nascosti sotto i fondali.


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