Alberto Tomba: talking about Olympics

Impressione sui giochi di Pechino, dal campione olimpico e del mondo, Alberto Tomba, testimonial Ciesse Piumini
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I Giochi Olimpici di Beijing stanno per finire, è arrivato il momento di fare un bilancio

I Giochi Olimpici hanno sempre il loro fascino ed in queste due settimane ho passato parecchie notti in bianco per seguire le gare.

Ho festeggiato la medaglia d’oro nel curling, sorprendente ed incredibile, la medaglia della Lollobrigida nel pattinaggio di velocità, che domenica sarà la portabandiera per l’Italia durante la cerimonia di chiusura, la Fontana da record nello short track, e poi Pellegrino, Fischnaller, Ghiotto, la certezza Wierer, e poi il “mio” sci alpino.

Sono sincero avrei voluto vedere i colori della Nazionale Italiana sul podio ad ogni gara, ma ci sono stati comunque momenti emozionanti anche nelle medaglie che le ragazze dello sci alpino hanno saputo conquistare. Chi compiendo un mezzo miracolo e chi a sorpresa. Brave Sofia e Nadia!!

E la ciliegina finale: dopo aver conquistato l’argento in slalom gigante, Federica è salita nuovamente sul podio con il bronzo in combinata. Una storica doppietta di medaglie a sottolineare lo stato di grande forma fisica e mentale della squadra femminile.

Chiudo con un paio di considerazioni: la prima è che è stata l’Olimpiade delle vittorie miste, atleti e atlete uniti per salire sul podio olimpico, come nel curling con la coppia Costantini e Mosaner e nello snowboard con Moioli e Visintin, ma anche la coppia di pattinaggio Guignard e Fabbri, che hanno mancato il podio per un soffio.

La seconda è un attestato di stima a Giuliano Razzoli, probabilmente alla sua ultima Olimpiade, atleta pieno di passione per lo sci e per le gare.

Cosa significa per un atleta partecipare ad un evento come i giochi Olimpici di Beijing?

Qualunque atleta fin da bambino sogna di poter partecipare ad un’Olimpiade, e sicuramente anche di vincere una medaglia. I giochi Olimpici sono la massima celebrazione dello sport a livello mondiale, e anche solo prendervi parte è un’emozione incredibile che non si riesce a spiegare. A cominciare dalla sfilata delle Nazioni nella giornata di apertura, dove inizi a sentirti parte di un’onda, di un movimento che unisce in nome dello sport.

E lei ne sa qualcosa, perché ha preso parte a ben 4 edizioni come atleta…e non solo

La mia prima partecipazione ai Giochi Olimpici, indimenticabile, fu a Calgary, nel 1988, dove vinsi due medaglie d’oro. Fu un risultato incredibile, così incredibile che grazie al fuso orario, venne interrotto il Festival di Sanremo per trasmettere la mia gara in Canada. Quattro anni dopo, nel 1992, toccò ai Giochi Olimpici di Albertville, in Francia. Portabandiera per l’Italia durante la cerimonia di apertura, arrivai a questo appuntamento con tutte le aspettative e le pressioni di una carriera agonistica già consolidata. Spinto da tutta questa energia e dalla voglia di onorare la partecipazione olimpica, vinsi un oro ed un argento, bissando quasi il risultato dell’edizione precedente. Sicuramente uno dei risultati più belli, preparati e voluti di tutta la mia carriera agonistica.

L’edizione successiva fu Lillehammer in Norvegia solo dopo due anni, nel 1994. I Giochi Olimpici, che si erano sempre tenuti lo stesso anno in località diverse per le gare estive e quelle invernali, vennero separati, ed i Giochi Invernali anticipati per alternanza. Ricordo le temperature rigidissime a cui fummo costretti a gareggiare, quasi -30 e la difficoltà a mantenere caldi muscoli e scarponi, che con il freddo tendono ad indurirsi (entrambi). Al cancelletto di partenza pensai che si era freddissimo ma anche che si trattava di una gara olimpica e mi buttai giù per la pista con tutta la forza che avevo nelle gambe conquistando la medaglia d’argento.

L’ultima partecipazione olimpica fu nel 1998 ai Giochi Olimpici di Nagano, in Giappone. Devo dirvelo, purtroppo per i miei numerosi fan nipponici, in Giappone non sono mai riuscito a vincere una gara. A volte mi ammalavo, altre il tempo era avverso e le gare annullate. L’occasione olimpica non fece eccezione, in gigante caddi e mi feci male ad un muscolo, così anche la gara di slalom finì con un risultato inutile e molto dolore.

Per chiudere in bellezza, non ho partecipato solo da atleta ai giochi olimpici. Nel 2006, in occasione dei Giochi Olimpici invernali che si tennero in Italia, il giorno dell’inaugurazione sono entrato nello stadio olimpico con la fiaccola che avrebbe poi acceso il fuoco e dato il via alle competizioni ufficiali.

Parlando di Giochi Olimpici non si può non pensare alla prossima edizione che si terrà in Italia…

Si al termine di questa edizione dei Giochi, la bandiera olimpica verrà consegnata all’Italia che entrerà ufficialmente nel suo quadriennio olimpico. Saranno anni importanti, sarà un’Olimpiade importante. Saranno i primi Giochi sostenibili, con grande attenzione all’ambiente alla sua salvaguardia, anche attraverso l’eliminazione degli sprechi. Sarà un’Olimpiade che unirà l’intera Nazione nel nome dei valori sportivi ma anche del rispetto, per le persone e per l’ambiente. Da sportivo non posso non pensare quanto sarebbe stato bello gareggiare in un’occasione così unica, ma sono felice come Ambassador Fondazione Milano Cortina 2026 di fare la mia parte per spingere il movimento Olimpico verso il futuro che merita.


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