Donadoni: «Bologna ora fai scattare la molla»

«Io qui il prossimo anno? Non vedo perché no»
Donadoni: «Bologna ora fai scattare la molla»© FOTO SCHICCHI
Furio Zara
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BOLOGNA - I risultati della domenica consegnano al Bologna una terra di nessuno. Arriva la spallata, che manda i rossoblù nella parte destra della classifica, all’11° posto, ma cambia poco:

vincendo questa sera il Bologna salirebbe a 39 punti, scavalcando il Genoa da cui ieri è stato a sua volta scavalcato - e riprendendosi il 10° posto e la parte sinistra. Quisquilie? No. A otto giornate dalla fine e reduce da due sconfitte consecutive il Bologna ha «il dovere morale» - come dice Roberto Donadoni - di tornare a vincere, cosa che al Dall’Ara non riesce da due mesi (31 gennaio, 3-2 alla Sampdoria).

NESSUN CALCOLO - Per dare l’idea di quanto (poco) Donadoni sia interessato ai risultati altrui e quanto (niente) si curi di fare calcoli per guadagnare una posizione su questa o quella squadra, basti dire che il tecnico si presenta puntualissimo - 16.45 - alla conferenza stampa di Casteldebole, abbandonando senza grandi drammi la sala tivù dove stava seguendo le partite, in quel momento a un quarto d’ora dal fischio finale. Certo, questione di educazione. E Donadoni in questo è impeccabile. Ma anche la dimostrazione che - considerata la terra di nessuno in cui galleggia oggi la squadra - a Roberto frega poco degli altri, lui è concentrato (e un po’ preoccupato) sulla forza di reazione di un Bologna in difficoltà. Hellas Verona, dunque. «Sono ultimi, ok, ma metteranno in campo l’orgoglio e la determinazione di chi vuole fare vedere che è vivo: è una partita insidiosa».

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