Bologna, così Donadoni ribalta tutto per il finale

Azzerate le gerarchie, al vaglio la difesa a tre. L’obiettivo è riaccendere la squadra
Bologna, così Donadoni ribalta tutto per il finale© FOTO SCHICCHI
Furio Zara
2 min

BOLOGNA - Scocca l’ora della rivoluzione, un segnale - Donadoni - ha capito che deve darlo. Azzerate le gerarchie, ribaltato il Bologna. Libera chance in libero stato. Da oggi a domenica, giorno della vigilia di Roma-Bologna, prove tecniche di trasmissione. Per riaccendere la squadra, per trovare la presa cui collegare la spina di un gruppo che - nonostante le parole - si è seduto, a pancia piena e gambe molli.

LA REAZIONE - Il faccia a faccia dell’altro giorno, martedì, con Fenucci è servito per cominciare proprio da lì, da un confronto all’interno dello spogliatoio. Confronto leale, per uscire dalla crisi, per venirne a capo, per chiudere dignitosamente questa stagione che è diventata una saponetta, sfugge di mano atutti. Donadoni - in questo finale di stagione - sa di giocarsi parte della sua credibilità.

Sarebbe, eventualmente, lui, il primo a rimproverarsi il crollo di una squadra che egli stesso ha inquadrato, l’altra sera, «sull’orlo di un precipizio»; proprio per sottolineare la paura di fare qualsiasi giocata che non sia didascalica. Ha bisogno, anche Donadoni, di dare certezze ad una società che ha deciso di cominciare proprio da lui, dopo la falsa partenza di Delio Rossi, quel progetto made in Saputo che dovrebbe portare il club, nel giro di qualche anno, a far parte della fascia medio-alta della serie A.

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