Bologna, mercato doc se si torna a giocare

La squadra della prossima stagione sarà legata all’esito di quella attuale
Bologna, mercato doc se si torna a giocare© LAPRESSE
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BOLOGNA - Riccardo Bigon, Marco Di Vaio e il coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montreal Impact Walter Sabatini stanno lavorando tutto il giorno alla ricerca sia di prospetti interessanti nei vari campionati esteri che di uomini rilevabili a parametro zero o acquistabili con la formula del prestito con diritto o obbligo di riscatto, ma la verità è che ancora non sanno quale mercato potranno e dovranno fare, non potendo immaginare quello che sarà il budget a loro disposizione. Perché il discorso è uno solo: un conto sarebbe se il campionato potesse ricominciare e di conseguenza concludersi e un altro se accadesse il contrario, considerato che a quel punto per le società di calcio sarebbe un mezzo disastro (e siamo ottimisti) dal punto di vista economico. Anche perché come è facile immaginare, ciò finirebbe inevitabilmente per ripercuotersi anche sulla campagna acquisti-cessioni, nel corso della quale la grande parte delle società (compreso il Bologna) dovrebbe fare soprattutto di necessità, virtù.

Cambia il budget

Ecco il motivo per il quale ora come ora i responsabili dell’area tecnica del Bologna stanno lavorando su due fronti, nel senso che hanno allestito un piano A e un piano B. Con il primo che è relativo al campionato che riparte, per il quale la stragrande maggioranza delle squadre fa un tifo sfegatato, e con il secondo che è relativo al campionato che viene sospeso quando mancano ancora dodici giornate alla conclusione. A. Se il Bologna alla fine della fiera potesse lavorare sul piano A, Sinisa coltiverebbe la speranza di poter contare su certi rinforzi. Ad esempio Lyanco Evangelista, sempre ammesso che Urbano Cairo facesse una proposta ragionevole e non chiedesse la luna per il centrale brasiliano, poi un esterno destro di difesa e Andrea Favilli, che diventerebbe il primo e grande obiettivo dello staff tecnico del Bologna in caso di cessione di Federico Santander. Va fatta un’aggiunta: è evidente che con la ripresa del campionato, Sinisa, Sabatini e Bigon potrebbero fare valutazioni più approfondite anche nei confronti di quei giocatori tipo Jerdy Schouten e Stefano Denswil, ma non dimentichiamoci anche Mitchell Dijks che è fuori per infortunio da settembre, dovendo capire meglio fino a che punto possono essere affidabili da subito come titolari nella prossima stagione. Domanda: se come esterno destro potrebbe essere preso in considerazione anche il ritorno di Arturo Calabresi, che fin qua ha fatto molto bene all’Amiens in Ligue 1? Il Bologna ci sta riflettendo su: va detto che il club francese in caso di riscatto dovrebbe versare 3 milioni di euro alla società rossoblù. Che a sua volta potrebbe far valere il controriscatto, versando tre milioni all’Amiens.

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