© FOTO SCHICCHIBOLOGNA - Sinisa Mihajlovic pensa alla difesa. Ci lavora su, anche se dentro al centro sportivo di Casteldebole non si possono ancora fare né contrasti né partitelle. Per quelle, secondo le nuove indicazioni pervenute alla società rossoblù, bisognerà attendere l’esito dei nuovi tamponi, il terzo giro, che il Bologna effettuerà in queste ore. E allora l’allenatore serbo fa come può. Mihajlovic, arrivato al campo già a mezzogiorno, ha fatto preparare le sagome. A Stefano Denswil ha spiegato i movimenti giusti per anticipare gli attaccanti. Gli si è avvicinato, e gli ha fatto vedere come posizionare il corpo per allontanare il pallone che arriva in zona rischiosa. E ha fatto ripetere i movimenti per molte volte. Così da farli diventare automatismi. Anche Mattia Bani, che si trovava nella zona di campo presidiata dal mister, ha ricevuto un consiglio. Mihajlovic è ripartito dal lavoro su un reparto che, prima dello stop, in 26 giornate aveva subito 42 gol. Si guarda già avanti. Si lavora in ottica futura.
Leader scrupoloso
Sinisa è scrupoloso in tutto. Solo Riccardo Bigon è arrivato prima di lui nel centro sportivo. Per la prima volta il tecnico del Bologna si è cambiato nel suo spogliatoio, che non usava da marzo; si è messo l’abbigliamento tecnico ed ha definito gli ultimi dettagli per l’allenamento in programma alle 16. Via via sono arrivati tutti i suoi ragazzi ad eccezione di Corbo e Dijks che stanno terminando una parte delle visite mediche. E poco prima delle 16 erano già tutti cambiati. Non Roberto Soriano, rientrato da Genova, e Rodrigo Palacio, che sta terminando le visite mediche. E che tra oggi e domani è atteso di nuovo in campo ad allenarsi con i compagni. Sansone ha invece lavorato sul campo in solitaria. Solo corsa per lui oltre a qualche palleggio. Schouten ed Orsolini hanno lavorato in palestra per la fatica accumulata dagli scorsi allenamenti.
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