Bologna, sta per scattare il momento delle partitelle in famiglia

L'appuntamento è slittato a causa del sospetto caso Covid degli ultimi giorni
Bologna, sta per scattare il momento delle partitelle in famiglia© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Prima partita in programma, si torna a giocare davvero su un campo regolamentare. Tempi da trenta minuti, ritmi blandi, da amichevole in ritiro. Tutta in famiglia, naturalmente. Un grande classico. Ma è l’orizzonte di normalità più grande che ci sia e in questo momento vale come una gara di coppa. Era prevista per oggi, ma poi è slittata. In agenda era stata inserita per questo fine settimana, ma probabilmente i ritardi legati al falso positivo la faranno slittare di nuovo, alla prossima. Lunedì, o magari poco più avanti. Si valuta, ma si giocherà. Perché quel che conta è tornare a giocare. E a farlo anche con un pizzico di competitività da spogliatoio. Mihajlovic tiene moltissimo a questo tipo di cose: vuole che la squadra dia sempre il massimo. Certo, siamo ancora all’alba. C’è molto da fare ancora, molto da lavorare. Eppure il Bologna che si rimette undici contro undici, con schieramenti tattici, pettorine, titolari misti, è qualcosa di grande, di bello, che segna forse la reale svolta di questo periodo così paradossale e drammatico per tutti. Non ci saranno cambi (o pochissimi). Le squadre verranno decise sulla base dei parametri, che per ovvie ragioni non possono essere ancora al massimo del modello prestato.

Tre gruppi

Per ora la squadra è divisa ancora in tre gruppi. L’ultimo è quello con i ragazzi che sono stati in quarantena, da Sansone a Danilo, ma anche Dijks, Krejcì e Palacio, che ha fatto qualche giorno in più. Sono loro che devono alzare ancora un po’ l’asticella, lo staff di Sinisa Mihajlovic ci sta lavorando. C’è poi un gruppo intermedio, che ha lavorato sì, ma deve ancora mettere in moto alcuni meccanismi. E poi ce n’è uno in linea con i programmi. La prossima sarà la quinta settimana di lavoro. E il Bologna è già molto avanti nelle tabelle. La squadra è stata diligente, i giocatori hanno lavorato bene anche a casa. Chi poteva correre fuori, in giardino, lo ha sempre fatto, gli altri hanno seguito gli ordini dello staff. In queste quattro settimane i parametri di corsa sono stati raggiunti, e anche questo è il segno di un gruppo che lavora compatto, senza sosta, che ha svolto i compiti a casa nel modo migliore e adesso a Casteldebole sta affinando il tutto. La volontà, poi, è sempre la stessa: tenere sotto controllo il più possibile lo spettro degli infortuni. Al momento, il problema è sotto controllo. Della prossima settimana il Bologna avrà fatto un piccolo passo in più verso la ripresa.

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