BOLOGNA - Due Bologna per Sinisa Mihajlovic. Più Juwara e 4 giovani della Primavera. E se il concetto di Sinisa continuerà a essere quello della squadra figlia di una selezione naturale per gli allenamenti da vivere a mille all’ora e con le cavigliere che possono saltare da un momento a un altro, abbiamo la sensazione che prima o poi il campo finiranno per calpestarlo tutti, perché quando giochi per un mese e mezzo di fila ogni tre giorni, magari anche con trenta gradi, e hai alle spalle addirittura tre mesi di sosta forzata è opportuno dare per scontato che Sinisa dovrà per forza cambiare il Bologna con una certa continuità. Non dimenticando che anche nel caso in cui i rossoblù non dovessero incorrere in infortuni, che tra l’altro gli stessi preparatori atletici delle varie squadre hanno messo in preventivo alla luce di quella che è stata, continua a essere e sarà fino all’inizio di agosto la realtà, il problema legato ai cartellini gialli, se non anche ai rossi, dovrà essere preso obbligatoriamente in considerazione. Soprattutto se il Bologna saprà essere intenso, aggressivo e pressare alto come vuole Sinisa, il che inevitabilmente ti fa correre il rischio di commettere un fallo in più quando perdi i giusti equilibri e le giuste distanze tra i reparti, vuoi per un motivo, vuoi per un altro.