Bologna-Tomiyasu, è diventata una corsa contro il tempo

Dovrebbe rimanere in quarantena fino alla fine del ritiro, il club rossoblù spera nella deroga della Asl
Bologna-Tomiyasu, è diventata una corsa contro il tempo© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Takehiro Tomiyasu in queste ore è in isolamento fiduciario e secondo le attuali normative dovrebbe rimanere in casa a Bologna per due settimane dal giorno del rientro in Italia, avvenuto sabato scorso. Ma se dovesse risultare negativo anche al tampone di controllo a cui si è sottoposto ieri, al pari di tutto il gruppo squadra rossoblù, il Bologna chiederà all’Asl un permesso per farlo aggregare ai compagni senza dover aspettare 14 giorni. Il rischio da scongiurare è quello che il difensore giapponese sia costretto a saltare per intero il ritiro di Pinzolo. La società ci sta lavorando, senza un via libera speciale Tomi non potrebbe salire in Trentino. La sua presenza è appesa a un filo.

Speranza

Il Bologna è però fiducioso: conta che il ragazzo di Fukuoka possa raggiungere i compagni già nel fine settimana. E non esclude nemmeno, pur considerandolo un’impresa difficile, che possa essere a Pinzolo venerdì nel giorno del primo allenamento in quota. Ma perché ciò avvenga è necessario che Tomi risulti ancora negativo (sarebbe la terza volta nel giro di 6 giorni considerando anche il tampone effettuato in Giappone prima di salire sul volo venerdì mattina) nell’esito che arriverà oggi e che sia concessa una deroga per motivi di lavoro rispetto all’attuale normativa prevista per chi entra in Italia dal Giappone. Non dovesse arrivare l’ok dall’Asl la fine dell’isolamento fiduciario di Tomiyasu coinciderebbe proprio con l’ultimo giorno di ritiro, il 5 settembre, quando il Bologna affronterà in amichevole la FeralpiSalò.

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