Mihajlovic, il Bologna in pressing per il futuro

Parte l’assalto dei rossoblù: va accontentato l’allenatore. Sinisa vorrebbe una squadra da prime dieci posizioni e cedere al massimo un gioiello
Mihajlovic, il Bologna in pressing per il futuro© LAPRESSE
3 min

BOLOGNA - All’assalto di Sinisa Mihajlovic per strappargli un nuovo sì, nonostante tra le parti c’è un contratto in essere con scadenza nel giugno del 2023 ma è anche vero che il tecnico serbo vuole avere precise garanzie prima di decidere se restare, non volendo più vivere campionati anonimi e non potendo prendere a calci ancora le sue ambizioni. Per quanto riguarda il Bologna non sarebbero quelle di andare per forza in Europa ma di poter allenare una squadra che abbia le potenzialità per abitare nella facciata sinistra della classifica con la speranza di arrivare subito sotto alle sette sorelle. Convinto com’è che il Bologna di oggi non debba essere rivoluzionato ma solo migliorato. Come? Non cedendo i prospetti più importanti e aggiungendo alla squadra un nuovo difensore oltre al riscatto di Adama Soumaoro e un nuovo attaccante, alla luce dei 39 anni di Rodrigo Palacio. O se proprio Joey Saputo lo ritenesse necessario per motivi di bilancio la cessione soltanto di uno dei tesori di famiglia, tra Takehiro Tomiyasu, Jerdy Schouten, Mattias Svanberg e lo stesso Riccardo Orsolini, a patto che poi venga acquistato un calciatore al suo posto in quello stesso ruolo.

Saputo determinante

Sia il capo-azienda Claudio Fenucci che i responsabili dell’area tecnica Walter Sabatini e Riccardo Bigon hanno fatto più o meno capire di essere sicuri della permanenza di Sinisa, ma è come se avessero fatto i conti senza l’oste. E' lecito aspettarsi che per non rischiare di perdere a fine campionato Sinisa i ministri di Casteldebole informeranno il proprietario di quanto potrebbe essere controindicato l’addio di Sinisa, soprattutto se poi dovesse andarsene senza avere una squadra, ma se Saputo continuasse a sostenere che il mercato in entrata deve essere per forza figlio di quello in uscita, a quel punto gli stessi Fenucci, Sabatini e Bigon si arrenderebbero. Con il rischio di dover andare su un altro allenatore, nel caso in cui Miha non rivisitasse la sua idea, al di là del contratto.

Tutti gli approfondimenti sull'edizione del Corriere dello Sport-Stadio





© RIPRODUZIONE RISERVATA