© FOTO SCHICCHIBOLOGNA - Gary Medel ha inviato un segnale molto confortante in questo fine settimana dal Cile, all’atto pratico è come se avesse detto a tutto il Bologna «ci sono anch’io in questo finale di campionato, potete contare su di me», e se Sinisa Mihajlovic lo vorrà, addirittura a cominciare dalla partita di sabato prossimo contro l’Inter. Che per il "pitbull" rappresenta un passato importante. Medel ha giocato tutti i 90 minuti contro la Bolivia da difensore centrale, evidenziando di stare bene sul piano fisico dopo il guaio al polpaccio: è la prima gara che gioca nel 2021 (l’ultima gara intera risale al 23 dicembre 2021 contro l’Atalanta). Ma ha dimostrato anche di aver aumentato la capacità di leggere a dovere le gare in una posizione così arretrata, nonostante che la sua struttura non sia di sicuro quella ideale per giocare dietro. Poco ma sicuro Sinisa lo prenderà in considerazione in queste ultime 10 partite della stagione, ma per quanto riguarda l’Inter non è escluso che a meno di contrattempi il tecnico serbo vada avanti con Danilo Larangeira e Adama Soumaoro, non fosse altro perché entrambi sono rimasti a Casteldebole, con la conseguenza che hanno potuto lavorare tutto questo tempo anche dal punto di vista atletico.
Il richiamo della bandiera, ma...
Sì, perché se da una parte questo viaggio in Cile ha consentito a Medel di aggiungere minuti importanti a una condizione fisica ancora non ottimale per le sue assenze forzate delle settimane precedenti e anche di ritrovare il giusto ritmo della partita, da un’altra va considerato come restando a Bologna avrebbe potuto allenarsi in un altro modo. Meglio, tanto per capirci. Domanda: il pitbull avrebbe potuto risparmiarsi questa trasferta infinita oltre oceano (rientrerà a Casteldebole tra oggi e domani), considerato anche che si trattava solo di un’amichevole, dopo che erano state sospese le qualificazioni per la Coppa America [...]
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