© APFIRENZE - Insieme, inutile persino rimarcarlo, formerebbero una squadra di assoluto livello. Poco conta se uno, Ribery, all’anagrafe conta 37 anni, e l’altro, Thiago Silva, 36. Certo, per il brasiliano c’è da aspettare ancora un po’ di tempo, intanto fino a domenica sera, quando col PSG affronterà in finale di Champions il Bayern Monaco, proprio l’ex squadra del fenomeno francese. Strani intrecci del destino. Il centrale brasiliano resta concentrato sull’obiettivo immediato, del suo futuro parlerà soltanto dopo. A lavorare per lui, semmai sono i suoi agenti. Sia chiaro, la concorrenza di diversi club c’è. Nelle ultime ore dall’Inghilterra e dal Brasile stanno rilanciando l’interesse di Chelsea e Everton, dove ritroverebbe Ancelotti conosciuto proprio al PSG: il parametro zero ingolosisce tutti, impossibile non restarne affascinati. Come un anno fa, con lo stesso Ribery.
I rumors di giugno
L’indiscrezione dell’interessamento al capitano del club finalista di Champions aveva cominciato a serpeggiare dalla fine del lockdown, alla luce del regime di svincolo del giocatore. Il nodo più grande è sempre stato quello relativo all’ingaggio che il giocatore percepisce in Ligue 1, altissimo. Il…sacrificio economico possibile da parte sua gioca a favore dei viola. Certo, potrebbero sempre subentrare (il caso Milinkovic-Savic o anche Berbatov lo stanno a ricordare) pretendenti in grado di sorpassare al fotofinish, ma c’è la città di Firenze a fare da catalizzatore. Gliene avrà parlato anche Boateng, che l’ha conosciuta da vicino seppur per pochi mesi e che con Thiago Silva ha condiviso già lo spogliatoio del Milan.
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