FIRENZE - Si dice che siano amici, che quando Paulo è arrivato a Firenze la prima cosa che abbia fatto è stata quella di chiamare Vincenzino per salutarlo e per chiedergli aiuto a capire la squadra che fino a pochi giorni prima era del tecnico napoletano.
Si dice, anche, che abbiano i cromosomi del tecnico vincente. Insomma del predestinato. Così simili e così diversi: Montella e Sousa. Ora uno davanti all’altro, nel mezzo la Fiorentina e la Samp. L’Europa per i viola, la salvezza tranquilla per i blucerchiati.
DESTINI COMUNI - Fin qui comunque due storie importanti. In comune anche l’aver trasformato il Franchi in un fortino e di aver...indebolito la propria posizione in società al momento che hanno iniziato a chiedere rinforzi. Montella con il suo “il ciclo è finito” e Sousa con le sue...”uova da rompere prima di fare l’omelette”. E il fatto di aver legato con la gente. Forse troppo, creando qualche gelosia. Eccoli uno davanti all’altro.