Fiorentina, Ribery scalda i motori: sarà una delle certezze

Iachini avrà finalmente il regista e il leader capace di guidare la squadra: bisogna blindare la salvezza
Fiorentina, Ribery scalda i motori: sarà una delle certezze
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FIRENZE - I tre turni di squalifica post Lazio, l’infortunio, il lungo stop per la pandemia - che paradossalmente gli permetterà di essere disponibile per 4-5 partite in più rispetto a quelle programmate con una tempistica “normale” di recupero, e certo comunque ne avrebbe fatto volentieri a meno - l’isolamento al rientro a Firenze come da regole nonostante i tamponi negativi sia in Germania che in Italia, ma questo ha significato sapere i compagni che si allenavano al centro sportivo e lui a mordere il freno a casa: se Franck Ribery era ed è il punto di riferimento dentro la Fiorentina, e tale è rimasto anche quando lo scontro con Tachstidis lo ha costretto ai margini dal 30 novembre scorso, adesso è più che mai il leader necessario a cui la squadra viola si affida per cominciare un “altro” campionato, fatto di gare a porte chiuse, di valori tecnico-tattici che andranno misurati con incognite nuove e da risolvere di volta in volta. Con gli impegni che si accavalleranno senza tregua, col caldo dell’estate mediterranea, con la fatica prima nemica da combattere: la Fiorentina ha una guida di nome Ribery e non ha paura.

Forze da gestire

Certo,andrà ottimizzata la parte atletica (e non sarà semplice togliergli pezzi di partita: chiedere a Montella per informazioni) nella logica stringente e comprensibile di un allenatore che deve centellinare le forze di un atleta rigoroso e professionale quanto si vuole ma che sta andando appunto verso i 40 anni. Ci sarà da dirgli nelle tre partite in una settimana, guarda oggi tiri il fiato e inizi dalla panchina, ma questo per Beppe Iachini non sarà mai un problema, anzi sarà un valore aggiunto sapendo di poter giocare una carta che tanti altri non hanno quando la situazione lo richiederà. Non sarà un problema per il tecnico marchigiano che non vede l’ora di avere finalmente a disposizione Ribery, di schierarlo accanto a Chiesa nel 3-5-2 o a sostegno dei due attaccanti in una sorta di trequartista-che fa quello che vuole.

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