German Pezzella, nel suo ultimo post social ha parlato di “resilienza”. Perché?
«Ho vissuto diversi momenti difficili nella mia vita. Ho sempre lottato per andare oltre ed è stato così anche stavolta».
Quando l’altra sera ha sceso i gradini che portano al Franchi, con un rito diverso nella forma ma non nella sostanza, cosa ha pensato?
«Che stavamo finalmente tornando a fare quello per cui viviamo, giocare a pallone. E’ stata un’emozione fortissima, paragonabile alla prima partita giocata da bambino. L’unico neo è stata la cornice, lo stadio senza la sua anima, ovvero i nostri tifosi».
Con il gol al Brescia, il terzo stagionale, ha superato il suo record in A.
«Quel gol è stato quasi un segno del destino, per altro alla prima gara dopo lo stop per il Covid. L’ho vissuto come una liberazione, peccato solo che non sia servito per prenderci i tre punti».
A cosa ha pensato in quel momento?
«La gioia ha preso il sopravvento su tutto, anche se in quello stadio vuoto è stata una gioia a metà. Un istante dopo, però, ho pensato agli altri: a chi in queste settimane terribili ha perso la vita e, soprattutto, a quelli che hanno messo la propria a servizio degli altri affinché questa emergenza potesse essere arginata [...]