© Getty ImagesFIRENZE - Era stato chiamato per salvare la Fiorentina, una squadra che lui, Beppe Iachini, aveva sempre considerato “sua”. E la missione l’ha tagliata con quattro giornate d’anticipo. Ha già fatto un punto in più rispetto alla passata, sciagurata, stagione ed ora vuole comunque provare a lasciare un segno. A prescindere da quello che sarà il futuro, perché comunque un capitolo della storia del club sarà legato a lui per sempre. Difficilmente il suo contratto (con scadenza nel 2021) arriverà alla sua naturale conclusione. A Firenze, per il momento, nessuno si sbottona. In questo momento, nel rispetto del lavoro dell’allenatore e della squadra, c’è da pensare alla coda del campionato, poi arriverà il tempo di formalizzare ogni mossa. Che possano esserci ripensamenti con una permanenza dell’allenatore marchigiano sulla panchina viola? I segnali non sono questi, tanto che lo stesso Iachini è finito nel mirino della Spal che ci sta pensando per il post Di Biagio.
Pista Juric
I potenziali tecnici del domani, quelli che dovranno trascinare i viola sulla strada verso l’Europa, di fatto, sembrano tutti ai blocchi di partenza. C’è Ivan Juric, oggi al Verona: fin qui la firma sul prolungamento non è arrivata, le parti si stanno parlando, anche se qualcuno sussurra di una possibile opzione allegata all’accordo in grado di prolungarlo automaticamente in caso di salvezza, traguardo già tagliato. [...]
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