Fiorentina, Commisso ordina l'assalto a Piatek

Pradè proverà ad arrivare all’attaccante con la formula del prestito con obbligo di riscatto
Fiorentina, Commisso ordina l'assalto a Piatek© John MacDougall/Pool via Getty Images
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FIRENZE - Da una parte c’è l’allenatore dell’Hertha Berlino, Bruno Labbadia, che lo “pizzica”, spronandolo evidentemente ad andare oltre le difficoltà, dall’altra c’è l’AD del club, Michael Preetz che invece lo “accarezza”, rivelando che Krzysztof Piatek «si sta integrando ed è sulla strada giusta per rivestire un ruolo significativo nel gruppo». La Fiorentina, anche per questo, è lì, attenta a lavorare ai fianchi di questa intrigante situazione, perché l’attaccante polacco è il centravanti su cui, adesso, si stanno concentrando le attenzioni del club in chiave mercato. L’ex Milan piace al presidente Commisso, che di lui aveva chiesto informazioni già a gennaio, così come sarebbe funzionale al gioco di Beppe Iachini: certo, avrebbe bisogno di ritrovare quella continuità col gol mostrata nella sua prima stagione italiana (2018/19), ma Firenze potrebbe trasformarsi nel trampolino di ri-lancio ideale, oltretutto con quel valore aggiunto chiamato Ribery a dargli la volata. Piatek ritroverebbe poi Christian Kouame come compagno di squadra, andando a ricomporre il tandem offensivo del Genoa che in quel girone d’andata mise insieme il 65% dei gol della loro squadra, 16 su 25 e di cui raccontò di «una buona intesa».

Le strategie

L’allenatore dei tedeschi, dalle colonne di Kicker, non gli ha risparmiato una… tirata d’orecchie - «Piatek deve diventare più presente ed efficace: deve mettere le sue capacità a servizio del gioco di squadra» -, mentre il dirigente ha subito cercato di rimettere insieme le tessere del mosaico, anche per evitare di “svalutare” l’investimento di 24 milioni fatto lo scorso gennaio. La missione è quella di riuscire a strappare un prestito, magari con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinate condizioni, e nelle prossime ore si passerà dalle parole ai fatti. Servirà tempo e pazienza, soprattutto in questa estate post pandemia, ma Pradè non teme quella che potrebbe diventare una battaglia di nervi.

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