© Getty ImagesFIRENZE - I gol in un cassetto, tutti per Beppe. Vlahovic sabato sera contro il Portogallo non è andato in rete ma ha tutte le armi affilate per la prossima sfida della Serbia a Baku contro l'Azerbaigian e ancora di più in viola, soprattutto per Iachini. L’attaccante è carico e pronto a sfoderare il meglio di sé per diventare protagonista con il tecnico marchigiano. Dusan è esploso sotto la gestione Prandelli che gli ha dato fiducia e continuità. Il calciatore lo ha ricambiato con prestazioni di livello e tanti gol, cioè undici con Cesare in panchina. Nelle prime sette patite, con Iachini, invece era stato utilizzato per appena 301 minuti, realizzando una sola rete. Ad inizio stagione c’era un’alternanza continua di attaccanti e di titolari che di fatto non aveva mai incoronato Vlahovic come pedina inamovibile. Adesso però è tutto diverso: è il capocannoniere viola indiscusso con le sue dodici reti in campionato, ha affinato l’intesa con Ribery e si è preso lo scettro di centravanti. Piace ai top club italiani e stranieri, con il suo rinnovo di contatto in viola che è e sarà argomento di discussione costante, nonostante scada nel giugno del 2023.
L'esplosione
Dusan è in rampa di lancio, corteggiato dalle grandi società e sotto i riflettori della nostra serie A. Un vero patrimonio lasciato in eredità da Prandelli e che non può andare disperso. Iachini lo sa perfettamente e quando Vlahovic tornerà dagli impegni con la sua Nazionale, il tecnico troverà un giocatore nuovo, più maturo e da “coccolare”. Il posto al centro dell’attacco è fuori discussione e le sue reti dovranno allontanare la Fiorentina dai guai della bassa classifica, il prima possibile. Contro il Portogallo ha giocato soltanto per i primi 45’ per poi rimanere nello spogliatoio nell’intervallo. Non ha segnato e neanche avuto occasioni vere [...]
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