Fiorentina, De Zerbi o Juric ma prima la salvezza

Futuro viola in tre tappe: fare punti al Dall'Ara, chiudere per allenatore e DS
Fiorentina, De Zerbi o Juric ma prima la salvezza
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FIRENZE - Battere il Bologna e continuare a muovere la classifica, di nuovo a grandi passi. La Fiorentina resta concentrata sul presente, con la salvezza da sancire aritmeticamente, ma il futuro non è affatto un’incognita. Il dirigenti del presidente Commisso non si sono fermati un attimo. Gli step sono già fissati: c’è da battezzare quello che sarà l’allenatore della rinascita, e su questo Roberto De Zerbi oggi al Sassuolo (contratto in scadenza, nei prossimi giorni incontrerà la società), nonostante il pressing degli ucraini dello Shakhtar, soluzione di certo affascinante, pare in vantaggio sugli altri candidati. Bisogna poi individuare un profilo che potrebbe affiancare il direttore sportivo Daniele Pradè andando a rafforzare l’organigramma insieme al dg Barone e, soprattutto, pensare al mercato. C’è la questione dei prolungamenti, con il caso Vlahovic il cui accordo scade nel 2023 in testa alla lista delle priorità e per il quale suonano, tra le altre, sirene inglesi e spagnole, ma anche delle operazioni ex novo da mettere in ponte per sostituire i sicuri partenti, a cominciare da Milenkovic 

Il passepartout

La permanenza in Serie A è il passepartout per contrarre i tempi. Ci sono tre punti di vantaggio sulla zona rossa, gli scontri diretti sono a favore dei viola, ma nessuno dà niente per scontato: non è questo il momento per allentare le tensioni. Di certo c’è che il 30 giugno scadono i due contratti agli allenatori ancora a libro paga: quello di Iachini, tornato dopo le dimissioni di Prandelli, e Vincenzo Montella. C’è da ricominciare e De Zerbi ha lo status ideale per trasformarsi nell’artefice del rinascimento fiorentino. Fin qui ha sempre viaggiato con accordi annuali e anche in questa direzione la sintonia pare forte, magari lavorando su un'opzione per la seconda stagione. Il tecnico bresciano piace anche in Spagna: la sua filosofia di gioco ha valicato i confini ed è tra i più attenzionati sul palcoscenico del calcio che conta. In lizza resta sempre anche Ivan Juric, il croato che era stato vicinissimo alla panchina viola l’estate scorsa prima che il club decidesse di continuare con Iachini
 
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