Coronavirus, Lucarelli: "Ripresa? Il Parma si farà trovare pronto"

Il club manager gialloblù: "Taglio stipendi? Abbiamo parlato con i ragazzi e trovato la soluzione in tutta tranquillità"
Coronavirus, Lucarelli: "Ripresa? Il Parma si farà trovare pronto"© LaPresse
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PARMA - Alessandro Lucarelli, ex capitano del Parma ed ora Club Manager, è intervenuto a Radio 24 per parlare dell'attuale situazione del calcio italiano, fermo causa Coronavirus: "Facciamo riunioni con la società in videoconference per seguire gli sviluppi e capire modalità di un'eventuale ripartenza - ha spiegato -. Abbiamo trovato questo accordo da qualche giorno...insomma siamo a casa, ma sempre in movimento". Sulla possibile ripresa: "Il calcio è un'azienda importantissima, noi non facciamo i capricci e non vogliamo giocare per forza, noi siamo a disposizione, deciderà il Governo. Figc e Lega stanno solo cercando di muoversi in anticipo. Noi non viviamo su un altro pianeta e non abbiamo sensibilità di quanto succede, sappiamo che la salute vien prima di tutto, però se si decide che dal 4 si riprende, noi dobbiamo farci trovare pronti". 

Il Parma, dopo la Juve, ha deciso di rinunciare ad una mensilità dello stipendio annuale: "Da ex giocatore so che mettere mani al portafogli è difficile - ha ammesso Lucarelli -. Ho vissuto l'anno del fallimento, facevo fatica a far capire ai ragazzi che c'era da sacrificarsi per andare avanti. Oggi la situazione è diversa da quella del fallimento, abbiamo parlato con i ragazzi e abbiamo trovato la soluzione di togliere questa mensilità. Abbiamo voluto far da noi e, voglio sottolineare, tutto con assoluta tranquillità". In caso di ripresa il problema sarà la condizione fisica delle squadre: "Il calcio che vedremo sarà una condizione di eccezionalità, giocheremo di sera, ma le temperature saranno calde, partite ravvicinate, tutto questo comporta un rischio, ma non deve essere un alibi, giocheremo tutti le stesse partite, dovremo abituarci. Sicuramente ci sarà qualche squadra più fresca, qualcuna metterà di più a carburare. I ragazzi non sono mai stati fermi, manca la palla, ma non c'è bisogno di fare preparazione come a luglio, solo levarsi un po' di ruggine di dosso. Le squadre che hanno una struttura più brevilinea faranno meno fatica, fa la differenza. Può essere un piccolo margine, ma ormai i calciatori sono macchine da guerra, professionisti esemplari, non si lascia nulla al caso. Chi più chi meno saremo messi bene" ha concluso.


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