© LAPRESSESASSUOLO - Nel bene e nel male il ritorno di Berardi si è fatto sentire e il Sassuolo ora torna a puntare sul miglior cannoniere. Dei 26 gol realizzati dai neroverdi, i suoi sono 8 in 11 presenze. Tutto il contrario dei primi mesi dello scorso campionato quando Mimmo aveva segnato solo 2 volte in 5 giornate, arrivando a quota 8 reti a fine stagione, ovvero le stesse messe a segno finora. Non è andato meglio a ritroso, salvo tornare nelle stagioni 2013-2014 e 2014-2015, felicemente concluse rispettivamente con 16 e 15 reti. Cosa è cambiato? Stagione nuova e identiche motivazioni di sempre, ma a fare la differenza è il compagno di reparto: quel Ciccio Caputo che a 32 anni ha deciso di fare il salto di qualità e prendersi sulle spalle il peso dell'attacco emiliano. Onore e oneri che nell'anno precedente vennero assegnati a Babacar, mai sbocciato con De Zerbi. Caputo sta a 7 gol, ricalcando quanto fatto la scorsa stagione a Empoli, aggiungendo comunque un pizzico di altruismo con 4 assist rispetto ai 2 di Berardi.
Il peso dell'attacco
Un feeling dell'attacco che mancava dall'era Di Francesco, quando alla fiera del gol partecipavano anche giocatori come Zaza e Sansone. Una sfida nella sfida, insomma, che diverte il pubblico del Mapei Stadium e stimola entrambi a migliorare ulteriormente le proprie statistiche, oggi superiori anche a molti cannonieri della Serie A. Berardi e Caputo meglio di Ronaldo? Di sicuro coppia neroverde oggi guarda alle altre accoppiate, compreso l'andamento del campione portoghese che ha segnato quanto Caputo senza l'ausilio dei rigori. Gli undici metri non sono amici nemmeno di Berardi, come dimostrato proprio nell'ultima partita contro il Cagliari, ma la media-gol dell'attaccante calabrese è di 0,72 a partita, migliore anche di quelle di Lukaku e Joao Pedro. Una frequenza ragguardevole, superata unicamente dal capocannoniere del campionato, Ciro Immobile.