© Bongarts/Getty ImagesROMA - Roger Federer ha vinto il torneo di Halle battendo in finale, per 7-6 (7-1), 6-4, l'azzurro Andreas Seppi. Per il 33enne svizzero, numero 2 del tennis mondiale, è l' 86° titolo in carriera, l'ottavo (terzo consecutivo) al Gerry Weber Open, torneo Atp 500, con montepremi di quasi 1,6 milioni di euro, che si disputa sull'erba nella città tedesca.
SEPPI - Con onore, e battendosi per lunghi tratti alla pari, Andreas Seppi cede a King Roger, che, sconfiggendolo, vince per l'ottava volta il torneo di Halle e conquista così l'86° titolo in carriera. Alla decima finale del Gerry Weber Open - torneo Atp 500, con montepremi di quasi 1,6 milioni di euro, che si disputa sull' erba nella città tedesca - il 33enne Federer, numero 2 Atp, si è imposto per 7-6 (1) 6-4, in un'ora e 48', sull'altoatesino, due anni più giovane e 43 gradini più in basso nel ranking (ma domani salirà al numero 27, sorpassando Fognini e diventando così il primo azzurro del tennis mondiale). «Ha giocato meglio nei momenti decisivi e alla fine ha meritato di vincere», ha detto Seppi del fuoriclasse di Basilea, da lui battuto in gennaio, nel terzo turno degli Australian Open, per la prima volta in 13 sfide. «È un momento speciale per me, vincere qui per l'ottava volta, prima di Wimbledon, fa impressione», gli ha fatto eco Federer, che ha suggellato con il 15° titolo la 20ª finale sull'erba (la 130ª in totale). L'incontro è stato bello e combattuto. Arrivato, primo azzurro, in finale a Halle - la sua prima in un Atp 500, la terza sull'erba, l'ottava in totale (tre i titoli) - superando il tedesco Haas, lo spagnolo Robredo e, per forfait a match in corso, il francese Monfils e il giapponese Nishikori, Seppi non ha concesso palle break durante il primo set, perso solo al tie break. Nel secondo, si è andati avanti rispettando i turni di servizio fino al 5-4, quando lo svizzero si è imposto al secondo match point, con un bello smash. Chiave della vittoria, in una sfida sostanzialmente equilibrata, la capacità di Federer di tirar fuori, nei momenti cruciali, il meglio del suo repertorio, colpi spettacolari e decisivi che, specie sull'erba, fanno la diferrenza (tra questi, gli ace, 14 contro uno per l'azzurro). Così, nella città della Sassonia che 330 anni fa diede i natali a Georg Friedrich Haendel, King Roger ha conquistato il quarto titolo del 2015 dopo Brisbane, Dubai e Istanbul. Prossimo appuntamento, tra una settimana, Wimbledon, dove ha già vinto sette volte