Tennis, Australian Open, azzurri ok: Vinci e Seppi al terzo turno

Il tennista altoatesino incontrerà Djokovic, imbattuto in 11 sfide. Buon esordio anche per Bolelli e Fognini
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ROMA - Tre notizie buone e una cattiva per l'Italia dalla terza giornata degli Australian Open, che ha visto approdare al terzo turno Roberta Vinci e Andreas Seppi, e, a differenza della precedente, non ha riservato grosse sorprese. Le buone sono, appunto, le vittorie dei due azzurri, oltre all' esordio positivo di Simone Bolelli e Fabio Fognini nel doppio; la cattiva, il fatto che l'altoatesino trova ora Novak Djokovic, numero 1 del mondo e campione in carica, che, al pari di Roger Federer, Serena Williams, Maria Sharapova e Agnieszka Radwanska, ha superato agevolmente anche il secondo match. La Vinci, numero 15 Wta e tredicesima testa di serie, ha liquidato per 6-2 6-3 la statunitense Irina Falconi (74): ha esibito il suo tennis bello e geometrico, fatto di smorzate, volees e di quel rovescio ad una mano che è tra le poche, ormai, a sfoggiare.

VINCI DIVERTITA - «In campo di diverto, sto giocando bene perché sono serena. E non vuole essere una battuta». Sono le parole della 32enne tarantina ai giornalisti che le ricordavano la semifinale degli Us Open. «Aver battuto Serena a New York sicuramente mi aiuta e anche sapere che è l'ultimo anno di attività mi aiuta a prendere le cose con la giusta serenità, senza angosce e eccessive aspettative», ha aggiunto. Ora per lei la tedesca Anna-Lena Friedsam (82): «Non ci siamo mai affrontate, mi hanno detto che è una giocatrice difficile da decifrare. Io comunque devo concentrarmi sul mio tennis», ha assicurato.

LA VITTORIA DI SEPPI - Facile anche la vittoria, per 7-5 6-4 6-4, di Seppi, numero 29 Atp e ventottesima testa di serie, sullo statunitense Denis Kudla (69). «Ho giocato un buon match, soprattutto nel primo e nel secondo set ho servito molto bene e comunque non ho concesso break in tutto l'incontro», ha rilevato il 31enne altoatesino, che ha messo a segno 12 ace contro i sei dell'avversario. Ora il macigno Djokovic, mai sconfitto in 11 sfide. «Sicuramente il favorito è lui, in particolare negli ultimi due, tre anni Nole è stato il giocatore da battere ed è reduce da un 2015 fantastico, mostruoso», ha detto Andreas. «Dovrò giocare al 110%, non sbagliare nulla e restare attaccato al match mettendogli magari pressione con la risposta. Se ti scappa subito via diventa ancor più duro stargli dietro e metterlo in difficoltà», ha spiegato.

GLI ALTRI MATCH - Cosa che non è riuscita al francese Halys (187), battuto dal serbo per 6-1 6-2 7-6 (3). Facile, poi, la vittoria dello svizzero Federer (3) sull'ucraino Dolgopolov (6-3 7-5 6-1); come pure quella della Williams, n.1 e campionessa in carica, 'giustizierà all'esordio di Camila Giorgi (6-1 6-2 alla taiwanese Su-Wei Hsieh). Nel minimo dei set anche le vittorie della russa Sharapova, n.5 (6-2 6-1 alla bielorussa Sasnovich), e della polacca Radwanska, n.4 (6-4 6-2 alla canadese Bouchard). Unica - relativa - sorpresa, l'eliminazione della ceca Petra Kvitova, n. 6 (doppio 6-4 dalla russa Gavrilova). Nel doppio, Bolelli e Fognini hanno iniziato la difesa del loro storico titolo battendo per 7-6 (1) 3-6 6-3 l'australiano Junaid e il russo Kukushkin. Prossimi avversari per i primi azzurri a vincere un torneo Slam dopo Pietrangeli e Sirola nel 1959 al Roland Garros, i francesi Mannarino e Pouille. E Bolelli, tra uomini e donne terzo italiano (degli otto al via) arrivato al secondo turno, affrontera domani l'australiano Bernard Tomic. Tra i big, caduti ieri Nadal e la Halep, torneranno in campo Murray, Wawrinka, la Muguruza e la Kerber.


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