© Getty ImagesPiccolo “fuori programma” durante le qualificazioni agli Australian Open. L’azzurro Alessandro Giannessi ha perso contro il sudcoreano Duck Hee Lee e a fine match si è scagliato contro tutti accusando l’ATP: “Sono dei grandissimi figli di p…”. A far perdere le staffe al tennista italiano è stato il medical timeout chiesto dall’avversario (stava accusando dei crampi) e accordato dal giudice di sedia: una prassi assolutamente vietata dal regolamento ITF. Al ritorno in campo Lee è riuscito a ribaltare e vincere l’incontro. “Non è ammissibile perdere un turno slam così - le parole di Giannessi -. È una mancanza di rispetto incredibile, non ditemi nulla perché vi mando tutti a quel paese”. La rabbia è esplosa maggiormente nel tunnel: “Questo posto fa schifo. Sotto 0-4 hanno fermato il gioco per più di 5 minuti per crampi, erano crampi! E gli hanno dato un medical time out. All’ATP sono dei figli di p…! Dov’è il rispetto per i giocatori?”.