Agassi e il trucco grazie al quale batteva Becker: "Aveva un tic"

Lo statunitense ha raccontato i segreti che gli hanno permesso di avere più volte la meglio sullo storico rivale tedesco
Agassi e il trucco grazie al quale batteva Becker: "Aveva un tic"
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"Ero ossessionato, aveva un servizio mai visto". Andre Agassi, ex tennista statunitense numero uno al mondo, quattro volte campione agli Australian Open, due agli Us Open ed una sia a Wimbledon che al Roland Garros, racconta alcuni particolari legati alla storica rivalità con Boris Becker: "Guardai videocassette su videocassette, fino a quando notai uno strano tic con la lingua - ha affermato in una vecchia intervista -. Aveva questa routine mentre caricava il colpo: all'ultimo tirava fuori la lingua o in mezzo alla bocca, o dal lato sinistro. Se era centrale, stava servendo o centralmente o al corpo; se invece era a sinistra, il servizio andava largo. A questo punto la cosa più complicata non era rispondere al servizio, ma non fargli capire che io sapevo. Quindi dovevo resistere alla tentazione di leggere il suo servizio per tutto l'incontro, e scegliere invece quando usare l'informazione a un dato punto dell'incontro".

Agassi, la confessione a Becker

Agassi confesserà poi il "segreto" all'amico-rivale soltanto a carriere finite, durante l'Oktoberfest e davanti ad una birra: "'Sai che facevi questo, che tradiva il tuo servizio?' È quasi caduto dalla panca, e mi ha risposto: 'Ogni volta tornavo a casa e dicevo a mia moglie che era come se tu mi leggessi nella testa!'". La prima volta che Agassi raccontò alcuni dettagli di questo divertente aneddoto fu in occasione degli Australian Open del 2007, commentando un match tra Federer e Roddick, cui Becker stava assistendo in tribuna. È tornato poi sull'argomento dieci anni dopo, parlando ad un sito di poker sportivo, del quale il tedesco era da poco diventato ambasciatore.


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