Us Open, Berrettini eliminato ai quarti: ko contro Djokovic

Il tennista romano si è arreso di fronte al numero uno al mondo dopo 3 ore e mezza di gioco con il punteggio di 7-5, 2-6, 2-6, 3-6
Us Open, Berrettini eliminato ai quarti: ko contro Djokovic
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NEW YORK (STATI UNITI D'AMERICA) - Si ferma nei quarti di finale il cammino di Matteo Berrettini agli Us Open, quarto e ultimo Slam della stagione in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows. Si tratta del primo faccia a faccia dopo la finale sull'erba di Wimbledon dello scorso 11 luglio. Il 25enne romano era anche partito bene aggiudicandosi il primo set per 7-5. Poi il ritorno dell'avversario che, come un uragano, si è abbattuto sull'azzurro. Nole è salito in cattedra è ha piegato Berrettini nei tre set successivi con un parziale di 6-2, 6-2, 6-3, chiudendo la gara in 3 ore e mezza di gioco. Il serbo, a caccia del Grande Slam dopo aver vinto Australian Open, Roland Garros e Wimbledon in questo 2021, sfiderà in semifinale il tedesco Alexander Zverev. Nell'altra parte del tabellone, invece, si affronteranno Auger-Aliassime e Daniil Medvedev.

Il commento di Berrettini

Il tennista romano commenta poi così il ko contro il serbo: "È stato davvero un match duro. Novak ha questa capacità, che probabilmente lo rende il più forte di sempre, di continuare ad alzare il suo livello di gioco. Non importava quanto io stessi giocando bene, lui giocava meglio. Ha inizio a servire meglio, a rispondere meglio. Io non sono riuscito a fare lo stesso, e lui ha meritato di vincere. Fisicamente mi sentivo bene, mi è mancata un po' di esperienza, ma non mi ha regalato alcun punto, obbligandomi a vincerli tutti. Non credo che fra secondo, terzo e quarto io abbia giocato peggio al primo, ero solo un po' più stanco. Ma è stato Novak a fare la differenza. La cosa positiva è che a ogni sfida contro di lui imparo qualcosa. Sul match di oggi non ho particolari recriminazioni, è stato semplicemente più forte di me. Con qualsiasi altro giocatore, dopo aver vinto il primo set avrei pensato di avere la partita in mano. Novak, invece, mi ha dato come l'impressione che per lui non fosse successo nulla. Ha preso energia da quel momento di difficoltà, proprio come successo a Wimbledon. In certe situazioni c'è poco da fare. Al momento è così. Il mio obiettivo è essere pronto per fare meglio nei prossimi tornei. Non voglio dire che Novak sia più forte rispetto a Federer e Nadal, perché si tratta di opinioni personali. Quello che dico è che siamo di fronte a qualcosa che non succedeva da non so quanti anni, e se guardiamo le statistiche Djokovic sta facendo qualcosa che agli altri due non è mai riuscito. Ma ognuno può avere la propria opinione".

Djokovic, quanti complimenti a Berrettini!

Al termine della contesa Nole spende parole di elogio per l'avversario: "Ho vinto un grande match. Una partita con tanta energia. Matteo è un giocatore formidabile. Quando ho perso il primo set, sono riuscito a dimenticarlo, a ritrovare la calma. All'inizio del secondo ho portato il mio tennis a un livello diverso. Sono stati i tre set migliori che ho giocato all'inizio del torneo. Il tennis ci dà tante lezioni di vita e giocare in questo stadio è ogni volta una lezione nuova. Matteo ha davvero uno dei migliori servizi del mondo. Bisogna stare davvero attenti con lui. La mia è stata una grande performance. Non ho più voglia di parlare della domanda Grande Slam: ho già risposto a un sacco di volte, e se inizio a pensarci diventa troppo difficile reggere certe pressioni dal punto di vista mentale. Sono in una posizione unica, sono motivatissimo per giocare il mio miglior tennis e so cosa mi serve per vincere la prossima partita. Penso solo a quello, credo sia la formula che funziona meglio per la mia mente. Del Grande Slam mi auguro che se ne possa parlare domenica".


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