Sinner: “Italia incredibile, a me non resta che tifare”

L'altoatesino dopo il forfait azzurro a causa di un infortunio: "La Davis era un mio obiettivo, purtroppo non ci sarò: ripartirò dall’Australia"
Sinner: “Italia incredibile, a me non resta che tifare”© Getty Images
Ronald Giammò
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TORINO - Dopo l’esordio da riserva nella scorsa stagione, quest’anno Jannik Sinner non è riuscito a regalarsi una seconda qualificazione per le ATP Finals. Il gap che lo separava dall’ultimo degli otto qualificati a Torino è stato come un elastico che nel corso dei mesi l’azzurro più volte è riuscito a rimpicciolire salvo poi doversi arrendere ai tanti stop che ne hanno condizionato il rendimento. Ultimo l’infortunio al dito della mano destra sofferto a Parigi e non ancora riassorbitosi, circostanza che lo ha costretto a rinunciare alla convocazione per le Fasi Finali di Coppa Davis in programma a Malaga dal prossimo 23 novembre. Coinvolto dai suoi sponsor in diversi impegni promozionali, ieri l’altoatesino si è comunque affacciato al PalaAlpitour. La delusione, a giudicare dal volto sorridente, sembra essere stata metabolizzata e l’attenzione ora è tutta rivolta su una off-season durante la quale si spera possano costruirsi le premesse per non dover più incappare in una sequenza di infortuni come quella a cui è andato incontro nel 2022.

Le parole del tennista

«Sicuramente il corpo si sta riprendendo piano piano e purtroppo non potrò giocare la Coppa Davis che era un obiettivo importante di quest’anno. Speriamo di rimettermi al meglio, ora è questa la cosa più importante», ha dichiarato l’azzurro, assente in Spagna ma primo tifoso del gruppo guidato da capitan Volandri: «Vedrò tutte le partite, farò il tifo e speriamo di far molto bene perché la cosa buona è che abbiamo tanti giocatori incredibili qui in Italia». Non c’è dubbio che la stagione dell’altoatesino sia stata complicata, interrogativi potrebbero sorgere invece pensando al modo in cui Sinner intenda lanciarsi verso il 2023, ovvero quanto forzare, fin dove spingere, quali le sensazioni da riprovare: «Ho avuto tanti momenti in cui ho patito infortuni che mi hanno portato a finire l’anno da n.15, ho fatto tanti cambi con il mio team, credo di essermi migliorato molto durante la stagione e che possa ritenermi contento anche se è difficile da capire». Proviamoci. Rispetto alla scorsa stagione Sinner ha giocato appena dieci partite in meno conquistando un titolo a fronte dei quattro vinti nel 2022, trofei cui vanno ad aggiungersi i dieci quarti di finale affrontati (Auger-Aliassime, guida in questa classifica con 15 quarti raggiunti) di cui tre Grand Slam colti a Melbourne, Parigi e Londra. E ancora: le tre sfide contro Carlos Alcaraz, presagio di una rivalità di cui continueremo a sentir parlare, conclusi con due vittorie (3° turno di Wimbledon e finale a Umag) e una sconfitta (quarti agli US Open) in suo favore. Appurata la soddisfazione, resta ora da impostare il lavoro dei prossimi mesi: «Abbiamo già iniziato a lavorare anche se non posso giocare a tennis nella prossima settimana poi vediamo come procederanno le cose - ha spiegato Sinner - credo che l’anno prossimo sarà un po’ diverso, ora ho tanto tempo per prepararmi al meglio e speriamo di partire subito bene in Australia».


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