Kyrgios racconta i suoi anni oscuri: “Bevevo tutte le notti, ero fuori controllo”

Il tennista australiano tra momenti bui e voglia di riscatto, fino alla svolta nel 2014: tutto nella docu-serie di Netflix "Break Point"
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"I primi quattro o cinque anni della mia carriera sono stati molto caotici. Vedevo la mia salute mentale peggiorare ogni settimana. La mia vita era un po' fuori controllo: bevevo tutte le sere". È il racconto di Nick Kyrgios nel primo capitolo della docu-serie "Break Point", che uscirà su Netflix il 13 gennaio, in cui il tennista australiano parla dei suoi anni più oscuri. "Ho pensato, 'ok, non posso continuare così. Devo essere più gentile con me stesso'. Per la mia salute mentale, non potrei mai essere uno di quei giocatori che giocano tutto l'anno. Non potrei farlo. Apprezzo troppo la mia famiglia, i miei amici più cari, non posso mettere il tennis prima di questo. Non credo sia salutare", spiega ancora Kyrgios.

La svolta

Kyrgios ricorda il match che ha segnato la svolta nella sua carriera: la sua vittoria contro Rafa Nadal a Wimbledon nel 2014. "Non sapevo davvero quanto fossi bravo. Quando avevo 17 anni pensavo di aver avuto uno scatto di crescita, poi ho iniziato a scivolare e le cose sono diventate piuttosto serie. Nel 2014 ho avuto la mia grande vittoria a Wimbledon e la mia vita è cambiata. Sono passato da essere nessuno ad avere persone accampate fuori casa mia. Quella partita ha cambiato tutto", racconta l'attuale numero 21 del tennis mondiale.


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