Perché il tennis ha questo punteggio? Ecco il motivo

Diverse le teorie sulle origini del sistema di calcolo utilizzato, le cui radici sembranno affondare nel Medioevo: tutti i dettagli
Perché il tennis ha questo punteggio? Ecco il motivo© Getty Images for Battle Of The Brits
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ROMA - Da 15 a 30, fino al 40 e infine il punto che fa vincere un game. Una 'progressione' ben nota agli appassionati di tennis, il cui modo di calcolare il punteggio è tanto particolare quanto ignoto alla maggior parte dei tifosi. Un sistema di cui si possono ritrovare le tracce nelle corti medioevali dell'Europa, dove già imperversavano alcuni giochi poi trasformatisi in veri e propri sport qualche secolo dopo.

Le radici nella storia

Un primo riferimento può essere individuato in un testo di Carlo di Valois-Orleans, che nel 1435 parlava di un "quarante cinque" mentre risalgono al 1555 le prime teorie sul 15, forse derivante dalle 15 monete che i nobili mettevano in palio nella pallacorda. Ma perché allora dopo il 15 e il 30 c'è il 40 e non il 45? Una possibile spiegazione è il rimando alla filastrocca francese "quinze, trente et quarante", mentre un'altra ipotesi chiama in casa due orologi usati come primi rudimentali segnapunti, con le lancette spostate in avanti di volta in volta fino a compiere il giro completo che decretava la vittoria del game. Ma sul 45 pari un ulteriore spostamento in avanti della lancetta avrebbe potuto confondersi con la vittoria del game senza contare il 'vantaggio' ed ecco così sarebbe entrato in gioco il 40. Esiste infine un'altra teoria basata sul 'jeu da paume', gioco antesignano del tennis (si giocava con le mani e non con la racchetta) il cui campo misurava 90 piedi, con lati da 45 piedi: quando il battitore segnava si spostava avanti di 15 piedi e poi 30 fino ai 10 piedi finali. Quale sia la verità è difficile saperlo, ma la certezza è la passione sempre crescente con cui i tifosi di tutto il mondo seguono il tennis, con tutte le sue tradizioni e le sue peculiarità.


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