Sinner scalda le Nitto Atp Finals di Torino: in città è ovunque

L’azzurro campeggia in città. Oggi il sorteggio dei due gironi. Il n. 4 ha insistito da fondo campo, colpendo duro lo sparring partner
Ronald Giammò
5 min

A giudicare dalle bandiere e dai festoni che sventolano tutt'intorno al Pala Alpitour, per non parlare dei poster che tappezzano Torino, si direbbe che queste Atp Nitto Finals sia solo lui a giocarle: Jannik Sinner. È un'attesa che monta lentamente quella che circonda l'esordio ufficiale del n.1 azzurro e 4 del mondo nell'ultimo evento della stagione, torneo a cui nel 2021 prese parte in qualità di riserva giocando due match dopo il ritiro di Matteo Berrettini, infortunatosi all'addome. «Torino è una città molto accogliente, mi piace tanto. Due anni fa giocai dopo l’infortunio di Berrettini e non era la condizione migliore. Quest’anno sarà sicuramente diverso. Sono contento di essere qua. Il pubblico sarà dalla mia parte, è chiaro, e farò del mio meglio per provare a rendere tutti felici e vincere quante più partite possibili. Ma devo anche godermi questo momento, che sarà di sicuro bello così come spero sia bello il mio torneo», così ieri Jannik durante una pausa dei suoi allenamenti. L’azzurro è tra i favoriti alla vittoria finale. Prima degli allenamenti, l’altoatesino ha visitato l’Istituto di Candiolo-IRCCS, promuovendo l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca” di Intesa Sanpaolo e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, sottolineando così l’importanza di sostenere le attività di ricerca e cura del cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS.

Sinner, le raccomandazioni del coach

Il campione ha visitato i laboratori dove lavorano 275 ricercatori italiani e internazionali, e il Day Hospital. Poi in serata Sinner si è allenato in un'arena alle prese con gli ultimi ritocchi. Il primo a scendere in campo sul Centrale del Pala Alpitour alle ore 19, è stato Darren Cahill. Alle sue spalle, Sinner, coach Simone Vagnozzi, e lo sparring partner di giornata, il peruviano Gonzalo Bueno. Osservandolo da vicino, i progressi dal punto di vista fisico sono più evidenti: i quadricipiti hanno aumentato la loro circonferenza, l'impalcatura degli arti superiori - le spalle, le braccia, il dorso - appare molto più robusta e fin dai primi scambi è impossibile non rimanere colpiti dal suono della palla sulla sua racchetta: ora rotondo, ora secco. Scambi leggeri, un po' di gioco a rete, qualche servizio e si è pronti per fare sul serio. L'intensità è alta ma non è l'agonismo che si cerca, quanto più la precisione e il consolidamento di certi automatismi. Si comincia con una serie di risposte in rovescio, e dei dieci servizi tirati da Bueno ben nove vengono restituiti al mittente sulla direttrice del suo dritto con una profondità che avrebbe forse reso vana ogni rincorsa. Ci si ferma per il primo pit-stop. I volti sono distesi, ci si scambiano le prime informazioni. L’irruzione di Apostolos Tsitsipas, papà di Stefanos la cui sessione è fissata al termine di quella dell'azzurro, non rompe la concentrazione del team e quando si riprende lo si fa con due lunghi turni di servizio ciascuno. Il giovane peruviano ci tiene a fare bella figura, ma per quanto picchi e per quanto rincorra, l'impressione è che Sinner, nonostante abbia cambiato marcia, in questa fase del lavoro continui a privilegiare l'accuratezza e la precisione seguendo le indicazioni dei suoi due coach.

Il duro lavoro di Sinner

E impressione ancor più confortante è quella che accompagna la sua successiva sosta: poche parole e molti sguardi, a conferma di un copione che tutti conoscono a memoria e di un'intesa ormai collaudata. Ci si avvia verso la fine della sessione. Rune e Alcaraz, scesi in campo prima di lui, hanno chiuso i rispettivi turni in anticipo. «Keep going», esclama invece Sinner vedendo Bueno dirigersi a rete, prima di sospingerlo nuovamente sulla linea di fondo per poi ricominciare a tempestarlo di colpi. Alle 19.53 ci si ferma per l'ultima volta, ma non è ancora il momento di tornare negli spogliatoi. Il lavoro si conferma ancora una volta l'unica religione di Jannik Sinner e del suo team, e solo dopo aver esaurito anche gli ultimi cinque minuti in campo ci si può abbandonare ai sorrisi e alle foto di rito. Oggi alle ore 15 è previsto il sorteggio dei due gironi e del calendario del torneo. Jannik Sinner non incontrerà Medvedev e se la dovrà vedere subito con uno tra Alcaraz e Djokovic.


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