Sinner, dedica commovente: "La Davis per Tathiana Garbin". Oggi l'operazione

L'azzurro pensa alla capitana che lotta contro un tumore: "Speriamo che questa vittoria le possa dare forza, saremo tutti con lei"
Edoardo Innocenti 
6 min

Vinci da protagonista un trofeo che il tuo Paese ha alzato una sola volta in passato, ben 47 anni fa. Dopo essere stato massacrato per aver saltato la fase a gironi, dopo aver letto che sei meno italiano di altri, che della Nazionale non ti interessa nulla. Lo fai giocando un tennis ultraterreno, disputando singolari e doppi che certificano che sei diventato un campione da tutti i punti di vista. Al termine di una stagione strepitosa in cui risultati e numeri dichiarano che oramai la tua missione sarà diventare numero 1 del mondo. E quali sono, in questo contesto, le prime parole che senti di dover dire quando ti si avvicinano con il microfono mentre abbracci i tuoi compagni al centro dell’arena? «Complimenti all'Australia per il suo percorso e per il calore dei suoi tifosi». Qui c’è tutto Jannik Sinner nel rispetto, nell’educazione, nel garbo con cui reagisce a una vittoria che definire storica è poco.  

Sinner, la firma sula Coppa Davis  

La Coppa Davis 2023 porta la sua firma, quella di un ragazzo che è diventato uomo superando determinate difficoltà a colpi di ace e traccianti tutt’altro che comuni nel circuito. «È una gioia per gli italiani che sono venuti fino a qui a Malaga e per tutti quelli che stanno a casa e hanno tifato per noi. È una cosa grande. In questa stagione abbiamo sofferto - le parole del ventiduenne di San Candido alla Rai -. Ma siamo una squadra unita, e ognuno di noi può sorridere di questo successo. Chiudere così la stagione è bellissimo». I primi pensieri dopo il trionfo ai danni del team oceanico sono rivolti anche al grande assente sul terreno di gioco, che però ha il merito di essere volato in Spagna per stare accanto ai compagni: Berrettini. «Sapevamo di essere un ottimo gruppo - spiega Sinner a Sky Sport - Abbiamo messo insieme i pezzi per diventare anche vincenti. Matteo ha avuto una stagione difficile, si è fatto male diverse volte, ma è venuto qui a sostenerci. È la cosa più importante: fare squadra. Questa vittoria è speciale».

Empatia con gli spettatori   

Jannik a Malaga è arrivato dopo le fatiche delle ATP Finals di Torino, dove è stato fermato solo in finale dal numero 1 del mondo Novak Djokovic (poi sconfitto nella gloriosa semifinale di Davis tra Italia e Serbia annullando tre match point consecutivi). Ma nel “torneo dei maestri” non si è limitato a battere quattro avversari consolidando la quarta posizione nella classifica mondiale. Resteranno nella memoria degli appassionati e degli addetti ai lavori le scene di entusiasmo ed empatia tra gli spettatori e il loro eroe, che ha una dedica anche per loro: «Dico grazie a tutti gli italiani, al pubblico che ci ha creduto anche quando le cose andavano male. Da Torino ho portato qui tanta energia. A Bologna (nella fase a gironi della Davis, ndc) i miei compagni hanno sofferto, eppure sono rimasti lì. In semifinale contro la Serbia siamo stati ad un punto dalla sconfitta, adesso alziamo la coppa».  Dal punto di vista personale il giovane altoatesino non può che omaggiare anche il suo gruppo di lavoro. Era il 17 febbraio 2022 quando annunciava di affidarsi a Simone Vagnozzi come nuovo allenatore. Lo faceva tra i dubbi e le perplessità dei tanti che nel binomio con coach Riccardo Piatti ponevano le speranze per l’agognato arrivo ai vertici della classifica ATP di un italiano. Ecco, ora che siamo alla conclusione di un’intensissima stagione 2023 lo possiamo dire: la scelta ha pagato.  

I sacrifici 

 «Abbiamo fatto tanti sacrifici - racconta Sinner –, ho creduto molto nel mio team. Tanto di questo successo appartiene a tutti loro. Quando ero stanco dovevo capire e assecondare i miei limiti fisici e mentali. Nella semifinale contro la Serbia ho giocato tanto tra singolo e doppio, in finale però avevo tante energie. Vuol dire che stiamo lavorando bene. Ho giocato un ottimo tennis negli ultimi mesi, ora mi riposo e vediamo come va l'anno prossimo».  

Sinner e la dedica a Garbin 

E in conferenza stampa il messaggio per Tathiana Garbin, capitana della Nazionale femminile, che oggi subirà il secondo intervento chirurgico per combattere un tumore raro: «Speriamo che questa vittoria le possa dare forza, saremo tutti con lei. Qui si parla di vincere la Coppa Davis, di fare la storia, ma quello che conta nella vita è tutt'altro. Quindi dobbiamo sentirci molto fortunati di essere qui». Saggio, maturo, campione. 


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