Il consiglio di Pietrangeli a Sinner: “Uno Slam si vince così…”

Il mito del nostro tennis è l’unico italiano ad aver giocato quattro finali in singolare di un Major, vincendo due Roland Garros
Lorenzo Ercoli
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«Come si gioca e si vive una finale Slam? Non posso spiegarlo, va fatto. Sono sensazioni che non si raccontano, esperienze personali che ognuno di noi vive in modo differente. Per me non è facile trovare una risposta». Le vittorie memorabili nel 1959 e 1960, le battaglie perse nel 1961 e 1964 e la partecipazione ad altre quattro finali tra doppio e doppio misto. Nicola Pietrangeli sui campi del Roland Garros ha scritto alcune delle pagine più belle della storia del nostro tennis. Da Panatta in poi nessuno ha saputo eguagliare le sue gesta, unico italiano ad aver vinto due Slam in singolare, e la strada da percorrere sarà lunga anche per il giovane Jannik, che dallo scorso anno sgretola record su record. «Cosa devo dire di Sinner? Bravo, bravissimo. Tre anni fa cominciava a dare i primi segni della sua forza, poi negli ultimi sei mesi è diventato il doppio più bravo di quanto lo fosse l’anno prima. Con i suoi progressi è arrivato al livello dei primi al mondo e batterlo non sarà facile». In una giornata dove, da Laver a McEnroe, tanti simboli del tennis hanno acclamato la prestazione di Sinner che entra così di diritto tennis che conta, Pietrangeli non si è sottratto e ha addirittura ammesso di aver scommesso una bibita sul successo del classe 2001 italiano, che lo scorso novembre a Malaga era stato protagonista della seconda vittoria azzurra in Coppa Davis. «Lui è giovane e può regalarci tante gioie, credo sarà in grado di gestire l’aumentare delle pressioni - chiosa Pietrangeli, che sulla partita di domenica non vuole invece sbilanciarsi - Pronostico? Se fossi sicuro della vittoria di Sinner andrei subito a scommettere, nel caso anche arrivare secondo non è male. Naturalmente io spero che domani possa vincere lui».


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