“Bublik pagliaccio”, i social si dividono dopo l’assurda scena con la raccattapalle a Montecarlo

Lo sketch nella partita disputata contro il croato Coric non è piaciuta a tutti gli appassionati di tennis
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MONTECARLO - Bene o male, purché se ne parli. Sembra essere questo l’obiettivo di Alexander Bublik che a Montecarlo - nella sfida contro contro il croato Borna Coric - ha improvvisato un numero fuori programma. Dopo aver sbagliato l’ennesima battuta, ha lasciato il servizio a una raccattapalle: “Puoi battere tu per me?”. La giovane ragazza, ha eseguito timidamente la richiesta, sbagliando a sua volta servizio. Lo sketch non è passato inosservato, e riproposto dal tennista kazako sui propri social, ha riscontrato reazioni contrapposte.

Bublik e lo sketch con la raccattapalle

Alcuni followers hanno trovato l’episodio molto divertente, al punto da dichiarare il loro amore per il tennista kazako: “Amo quest’uomo!”. Qualche altro ha sottolineato i vezzi di Bublik, comunque apprezzandolo: “Grandissimo personaggio....se non fosse che ogni tanto impazzisce sarebbe più amato”. Altri lo mettono in cima ai tennisti preferiti: “Bublik è il più divertente di tutti, anche quando perde”.

Bublik, non solo applausi

Ma il gesto del tennista kazako non è piaciuto a tutti, in primis per mancanza di rispetto dell’avversario e degli stessi spettatori. “In una competizione ufficiale, quel tipo di comportamento può influenzare l'altro giocatore, se vuole fare il comico giocasse soltanto i tornei di esibizione”. Altri mettono in dubbio la lucidità del giocatore: “Mi chiedo sempre se sia ubriaco quando gioca”. Altri ancora riportano tutti alla realtà, pretendendo maggiore serietà. “Il ragazzo ha dimenticato che sta giocando in un torneo Masters 1000?”. Non mancano gli attacchi diretti sul profilo social del tennista: “E’ una cosa divertente da fare in una partita ufficiale?”. Le critiche sono maggiori degli apprezzamenti, e non lasciano margine di negoziazione. “Questa è stata probabilmente la parte migliore della tua partita... che tristezza…”. Il malcontento degli appassionati sfiora quasi l’insulto personale. “Perché questo clown si presenta anche sui campi in terra battuta?”.


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