Pagina 2 | Troppi infortuni a Madrid, la frecciata di Rublev: "Ognuno pensi a se stesso"

Andrey Rublev ha raggiunto la finale al Masters 1000 di Madrid, dopo aver sconfitto campioni del calibro di Carlos Alcaraz e Taylor Fritz. Il tennista russo affronterà domani il canadese Auger-Aliassime.Sono davvero felice di essere in finale. Non me lo aspettavo. Ho sempre voluto fare strada qui e ora sono in finale. Non mi piaceva giocare in altitudine perché colpisco la palla molto forte, mi piace essere aggressivo, e in altitudine non è facile", ha dichirato Rublev.

Rublev sugli infortuni a Madrid

Il torneo spagnolo ha visto numerosi tennisti costretti al ritiro per problemi fisici: da Sinner a Medvedev, fino a Lehecka, che ha abbandonato la semifinale con Auger-Aliassime. “Ogni volta che si scende in campo, per allenarsi o per giocare, c'è sempre un rischio. Quando ti alleni sei già ad un ritmo molto intenso - ha commentato Rublev -  quindi il rischio c'è sempre. Credo che tutto dipenda dal momento".


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Rublev, la frecciata verso gli infortunati

Il tennista russo, numero otto delle classifiche Atp, è tornato sui tanti tennisti costretti ad abbandonare il torneo di Madrid. "Quando ti senti bene, ti senti bene anche fisicamente e c'è meno possibilità che ti succeda qualcosa. Quando sei stanco o le cose non vanno bene, hai problemi con il tuo corpo. Ogni tennista è responsabile di sé stesso e sa dove deve spingere di più o di meno” ha commentato Rublev“Ci sono cose che mi piacciono e cose che non mi piacciono. Mi piace il fatto di avere un giorno di riposo e di poter recuperare un po' fisicamente per la domenica. Mentalmente è più difficile, perché devi essere al meglio per due settimane, non solo per una".


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Rublev, la frecciata verso gli infortunati

Il tennista russo, numero otto delle classifiche Atp, è tornato sui tanti tennisti costretti ad abbandonare il torneo di Madrid. "Quando ti senti bene, ti senti bene anche fisicamente e c'è meno possibilità che ti succeda qualcosa. Quando sei stanco o le cose non vanno bene, hai problemi con il tuo corpo. Ogni tennista è responsabile di sé stesso e sa dove deve spingere di più o di meno” ha commentato Rublev“Ci sono cose che mi piacciono e cose che non mi piacciono. Mi piace il fatto di avere un giorno di riposo e di poter recuperare un po' fisicamente per la domenica. Mentalmente è più difficile, perché devi essere al meglio per due settimane, non solo per una".


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