Djokovic trema in campo a Ginevra: la foto spaventa i tifosi, ma era già successo

Nuovo episodio spiacevole per il numero uno al mondo, non ancora a pieno regime dal punto di vista atletico
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Novak Djokovic è uscito di scena a Ginevra per mano di Tomas Machac, in semifinale, ma non è questo a preoccupare particolarmente gli appassionati di tennis. Sebbene l'avversario fosse certamente alla portata del campione serbo, ciò che fa riflettere è un episodio andato in scena durante un cambio di campo nel match in questione. Djokovic, infatti, è sembrato visibilmente in difficoltà e ha palesato a più riprese dei tremori alle mani, richiamando l'attenzione del suo angolo. Non è la prima volta che accade e ci si chiede a cosa sia davvero dovuto un problema del genere; Djokovic ha tentato di razionalizzare nel post-partita, ma Parigi si avvicina e le domande sono tante.

Il tremore di Djokovic

Così come accaduto, in due occasioni, durante le ATP Finals del 2022, Djokovic ha mostrato alcune difficoltà nel gestire i movimenti delle mani. A Ginevra, infatti, le immagini parlano chiaro: l'attuale numero uno al mondo ha svelato il tremore agli occhi degli spettatori e del suo team, tentando al contempo di ritrovare la concentrazione e performare ai suoi livelli. Non è tornato in campo il vero Djokovic, però, falloso rispetto ai suoi standard, assolutamente altalenante come spiega anche il risultato (6-4, 0-6, 6-1) e infine superato in tre parziali da un ottimo Machac.

La spiegazione di Nole

Nonostante le difficoltà evidenti, nulla per cui esser particolarmente preoccupati secondo Djokovic. Oggi come nel 2022, infatti, il campione serbo ha spiegato che il tremore alle mani possa essere sintomo diretto di un'unione tra tensione e pressione, due fattori impossibili da evitare in competizioni del genere. Con il Roland Garros alle porte, i tifosi del pluricampione Slam si chiedono se possa rivedersi il vero Nole, dominatore del campo e non più "a mezzo servizio" dal punto di vista atletico. Nel post-partita, Djokovic ha dichiarato di aver "altre cose per la testa oltre il tennis": nessuna paura per la sua salute, ma certamente vi è la necessita che il serbo ritrovi se stesso e quel feeling con il campo che lo ha sempre contraddistinto.


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