C'è anche Andrea Vavassori tra gli artefici della qualificazione dell'Italia alle Final Eight di Coppa Davis. In coppia con Simone Bolelli il tennista piemontese si è reso protagonista di tre ottime prove in doppio sul cemento indoor dell'Unipol Arena di Bologna riuscendo a vincere la sfida contro i belgi Gille/Vliegen e uscendo sconfitto dagli incontri con i brasiliani Melo/Matos e gli olandesi Koolhof/Van de Zandschulp. Per tutti diventato ormai Wave, Vavassori si è raccontato in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport dove ha svelato un interessante retroscena sulla presenza nella panchina azzurra di Sinner, che ha dispensato consigli importanti per tutti i compagni.
Vavassori e il retroscena su Sinner
"Jannik è una persona positiva per il gruppo squadra e per tutto il movimento tennistico italiano - ha raccontato Vavassori -. È genuino, umile, mi ha molto piacere la sua presenza a Bologna, perché rappresenta un grande segnale di vicinanza. Seguire il match tra Berrettini e Van de Zandschulp a bordo campo, accanto a lui, è stato incredibile". Il piemontese ha poi aggiunto: "I suoi spunti tecnico-tattici sono sempre interessanti. Si vede che è il numero 1 e vede il gioco da numero 1. Ho ascoltato le sue frasi con attenzione e curiosità. Alcuni momenti li ha letti in maniera incredibile, come quando ha suggerito a Matteo di rispondere qualche passo più indietro per iniziare lo scambio con il dritto carico in top spin. È stata una delle chiavi del successo di 'Berretto'".