ROMA - "Caso Sinner-Wada? È roba surreale". Così la leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, intervistato dal quotidiano 'Libero' commenta la decisione dell'agenzia antidoping mondiale di presentare ricorso contro la sentenza dell'International Tennis Integrity Agency (Itia), che aveva assolto il campione altoatesino lo scorso agosto in merito alla positività del numero uno al mondo al Clostebol. "Jannik è il più bravo del mondo, ha 23 anni e che bisogno avrebbe di doparsi?”, si domanda il 91enne campione al Roland Garros nel biennio 1959-1960 prendendo le difese di Sinner: “La Wada è una commissione che usa due pesi e due misure, mi ricorda certa magistratura italiana. La vicenda era chiusa a doppia mandata, ora ha messo la patata bollente nelle mani del TAS, forse per pulirsi la coscienza. In un certo senso lo ritengo perseguitato. Mi auguro di tutto cuore che il ricorso finisca in una bolla di sapone. Sa quali danni farebbe l’assenza di Jannik, nel caso di una squalifica, negli Slam e nei grandi tornei? E anche in Davis”.
Furia Pietrangeli contro Kyrgios: "È solo uno stupido"
L'ex tennista azzurro sottolinea inoltre di non gradire il comportamento di alcuni tennisti sull'attuale scena internazionale. In particolare punta il dito contro l'australiano Nick Kyrgios definito "stupidamente geloso e invidioso" per aver più volte attaccato il numero uno al mondo. Pietrangeli ci tiene poi a chiarire una volta per tutte la sua posizione nei confronti dello Sinner: “Io geloso di Jannik? Non lo sono mai stato, è un campionissimo e l’unica cosa che penso è che Sinner vincerà di tutto ma non supererà il mio record di 164 partite e 120 vittorie in Coppa Davis. Quello resterà a Pietrangeli, anche perché Sinner giocherà meno rispetto al sottoscritto. Per il resto gli auguro tutto il bene possibile". Poi un altro affondo: "Che la smettano di considerarmi un signore di 91 anni che schiuma rabbia per i trionfi di Jannik”.