Lorenzo Musetti sta con il mondo del tennis. Il classe 2002, semifinalista a Wimbledon lo scorso luglio e bronzo olimpico il mese successivo ai Giochi di Parigi, ha parlato così del caso che vede coinvolto il connazionale Jannik Sinner: “La maggior parte degli altri casi non provenivano da tennisti - le sue parole a "Tennis Majors" -. Se ci fossero stati 38 casi di tennisti, probabilmente sarebbero andati in un modo tale da far pensare che ci fosse qualcosa di sospetto. Ma al nostro livello so che solo Jannik è risultato positivo a questa sostanza. Non dobbiamo togliere tutto ciò che c'è di buono nel movimento tennistico italiano per questo. Ci sono molti controlli e molta trasparenza. Non voglio pensare ad altro, credo nella lotta anti-doping”. Sinner è risultato positivo al clostebol e successivamente scagionato dalla Itia, ma al momento la questione è oggetto di un ricorso della Wada al Tas di Losanna, la cui pronuncia è attesa per i prossimi mesi.
Il 2024 e la paternità
Il 2024 è stato un anno di successi sul campo, ma anche di gioie extra-tennistiche come la paternità arrivata lo scorso marzo: "E' la vera gioia di quest'anno. La famiglia è sempre con me, sono venuti anche a New York (per gli Us Open, ndr). E' stato il primo lungo volo per mio figlio. Essere padre aiuta anche nel campo da tennis, me ne sono accorto. La pazienza che ti serve come padre può essere paragonabile a quella che serve su un campo da tennis".