L'Italia esordisce con vittoria (sofferta) nella Coppa Davis e a commentare Sinner e compagni non potevano che esserci loro, Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, il duo di commentatori di tennis più seguito e apprezzato. Nella nuova puntata del podcast "La telefonata" i due si sono lasciati andare a qualche commento in libertà sul difficile successo azzurro contro l'Argentina. Un 2-1 in rimonta dopo lo scivolone inziale di Musetti che ha perso malamente contro Cerundolo. "Siamo partito male ma siamo usciti bene, per fortuna - ha dichiarato Panatta -. Musetti non si deve abbattere, poverino. A me è capitato anche di peggio in carriera, ovvero di perdere partite che non dovevo perdere. Non era pronto per giocare ma si è visto subito fin dai primi scambi: erano tre o quattro settimane che non giocava e comunque usciva da tornei nei quali veniva battuto al primo turno. Poi il campo è velocissimo, basta servire bene e hai fatto il 70%. In queste condizioni Lorenzo non si è proprio ritrovato".
Bertolucci è d'accordo con il collega e amico: "Ti dico la verità, ci sono un attimo rimasto quando ho letto che Berrettini era stato risparmiato per il doppio. Anche perché sull’1-1 chi te lo garantisce che poi il doppio lo vinci per forza? Con due palle, due nastri e una coppia di avversari un po’ più forte andavi a casa. Volandri però sta sul campo più di noi ed è giusto che decida. Poi non sappiamo come sta Berrettini perché comunque tra singolo e doppio stai in campo più di tre ore, eh. Forse non ce le ha nelle gambe, che ne sappiamo noi".
Le critiche per la scelta Sinner-Berrettini
I due poi bacchettano i tifosi che hanno criticato l'iniziale scelta di Volandri di puntare su Sinner e Berrettini in doppio anziché su Bolelli e Vavassori: "Prendiamoci i meriti perché che il doppio italiano composto da Sinner + 1 l’avevamo predetto da un mese e mezzo: era una cosa scritta, dai. Su quel campo devi servire forte e basta. Se Sinner e Berrettini con le coppie di doppio che abbiamo visto a Torino vincerebbero? Secondo me possono perdere con gli australiani che hanno una coppia forte ma in linea di massima me li prendo sempre e gioco tutta la vita con loro".
Il fattore Australia e i rischi per l'Italia in Coppa Davis
Bertolucci pone un quesito tutt'altro che scontato a Panatta: "Che formazione dovrebbe fare il capitano dell’Australia conto l’Italia, secondo te?". La risposta di Panatta è ironica come al solito: "Certo che Kokkinakis c’ha un nome... ma tu pensi davvero che Kokkinakis abbia qualche chance contro Berrettini? Te lo dico io, zero! Ieri Coria, il capitano dell'Argentina, ha sacrificato il piccolino Baez contro Sinner per giocarsela poi nel doppio. Gli è andata male ma la scelta era giusta. Il fattore che potrebbe incidere eccome è Popyrin: sta bene, l'australiano è molto pericoloso ma dobbiamo vedere come sta perché è molto discontinuo. Comunque, a margine di tutto, se la sfanghiamo domani è andata. Se battiamo l’Australia è fatta per la Davis", il pronostico di Panatta alla faccia di ogni scaramanzia.
Panatta: "Ma che si è bevuto il capitano degli Usa?"
Panatta e Bertolucci hanno poi preso di mira gli Stati Uniti, partiti come una delle favorite e usciti subito dalla manifestazione: "Ma cosa si sarà bevuto Bryan, quello scienziato del capitano americano? Ma come gli è venuto in mente di mettere in campo Shelton in Coppa Davis? Ma neanche se mi pagano lo metto. Bryan è un fenomeno dell’harakiri". Il riferimento è alla bizzarra scelta di affidare le sorti degli Usa per il match di doppio decisivo all'inedita coppia Paul-Shelton, preferendola all'argento olimpico Krajicek-Ram e al bronzo Fritz-Paul. L'esito è stato disastroso. "Se è più intelligente Shelton o Bublik? E’ una bella lotta e il livello è bassissimo".
Panatta e la critica al palazzetto dello sport di Malaga
Chiosa di Panatta sull'impianto che ospita la fase finale della Coppa Davis a Malaga, "uno dei palazzi dello sport più scomodi d’Europa. Io non vedo il campo da seduto, come a Roma. Ma ti sembra possibile? Questi pagano un sacco di soldi di diritti televisivi ma non è che poi ti danno la possibilità di lavorare bene. La mia cena è stata un panino marcio seduto in piccionaia, mai vista una cosa del genere per una finale di Coppa Davis. I media trattati non male, ma malissimo!".