Sinner gliel’aveva promesso a Berrettini quando soffriva a bordo campo nel 2023. L’avrebbero rivinta insieme l’anno dopo la Coppa Davis. E la promessa Jannik l’ha mantenuta. Insieme con Matteo (alla fine in lacrime) ha scritto una pagina importante di tennis italiano, vincendo per il secondo anno consecutivo "l'insalatiera". È la terza in nove finali giocate, la prima era arrivata nel 1976. Dopo un debutto deludente di Musetti ai quarti con l’Argentina che poteva costare caro, Sinner e Berrettini si sono presi la scena. Prima hanno vinto un doppio insidioso e poi hanno abbattuto tutti gli avversari in semifinale e finale. Matteo ha cominciato a martellare per scardinare la resistenza e Jannik ha completato l’opera. E così nell’ordine si sono inchinati gli australiani Kokkinakis e De Minaur, e poi gli olandesi Van De Zandschulp e Griekspoor. Di giocare il doppio non c’è stato più bisogno: una fortuna anche per Volandri che non ha dovuto fare scelte difficili. Per Griekspoor, come per De Minaur, deve essere stato frustrante. È la sesta sconfitta in sei incontri con il numero uno al mondo, e oggi ha perso pur tirando fuori la migliore versione di se stesso, come era successo all’australiano. Se non altro può essere orgoglioso di aver portato Jannik al tie break nel primo set: alle Finals e in Coppa Davis non c’era riuscito nessuno. È finita 7-6, 6-2.
Sinner chiude una stagione pazzesca
Sinner chiude una stagione pazzesca, diventando l’unico giocatore della storia a vincere Finals, Coppa Davis e terminare da numero uno al mondo. Con le quattro vittorie a Malaga, tre in singolare e una in doppio, finisce l’anno da record a quota 74 partite vinte e solo sei perse. Ora potrà riposarsi dopo due trofei importanti alzati in una settimana e poi pensare alla prossima stagione, dove oltre a mettere altri slam in bacheca forse l’obiettivo più intrigante sono gli Internazionali di Roma.
Sinner, il punto decisivo con Griekspoor
Nella sfida che vale la Coppa Davis, Griekspoor ha due palle break già sull’1-1, che illudono l’Olanda: ma Jannik mette a segno quattro colpi consecutivi per mettere le cose in chiaro. L’olandese però aggredisce, gioca forte, tenta il tutto per tutto e riesce a mettere in difficoltà il numero uno al mondo. Non ci sono più palle break e si arriva al tie break, che Jannik gioca in modo praticamente perfetto. La palla corta sul 4-2 è un gioiello che fa esplodere il palazzetto: finisce 7-2. Nel secondo set Sinner si prende subito una palla break e la converte andando sul 2-1. Poi però non riesce a completare la fuga, concedendo il controbreak a Griekspoor e regalando un brivido a un finale che sembrava già scritto. L’olandese si esalta e fa due punti bellissimi, poi però Sinner torna a comandare e la seconda palla break è buona grazie al doppio fallo di Griekspoor che si innervosisce. È il momento decisivo. Nel sesto game Sinner si porta 0-40 guadagnandosi tre palle break. La seconda è buona. Griekspoor sembra ormai al tappeto, ma a sorpresa a Jannik servono quattro match point per chiudere i giochi. Sembra quasi che voglia regalare un brivido, prolungare il finale.
Berrettini show con Van De Zandschulp
Berrettini ci mette un’ora e 16’ per liquidare Van De Zandschulp 6-4 6-2. Matteo parte un po’ contratto e non trova la prima all’inizio, ma poi si scioglie. L’olandese invece inizia benissimo, ma si spegne subito. Tre palle break sul 4-4, buona la prima con il rovescio di Van De Zandschulp che finisce a rete. Sul set point è efficace con la seconda. La risposta dell’olandese finisce a rete, e il palazzetto si accende, capisce che la coppa si avvicina. Berrettini mette a segno una serie di otto punti consecutivi tra ottavo e nono gioco e si prende il set. Un bel mattone verso la storica vittoria è stato messo. Il colpo del ko arriva subito nel secondo set: sull’1-1 Berrettini da 0-40 fa quattro punti consecutivi e si guadagna la prima palla break prendendo due righe pazzesche. Van De Zandschulp riesce ad annullarla con un ace. La seconda arriva subito dopo e questa volta l’olandese si consegna con un doppio fallo. Berrettini alza il suo livello, è in stato di grazia, continua a prendere righe e a martellare con il suo servizio. L’olandese sembra ormai rassegnato, il volto spento, la camminata lenta. Nel sesto game arriva un’altra palla break, e Berrettini se la prende: gli riesce tutto. Matteo sbaglia il primo match point, ma non il secondo e porta a casa il primo preziosissimo punto.
Berrettini "Mr. Perfect": solo vittorie in Coppa Davis
Il profilo social della Davis Cup lo ha ribattezzato Mr. Perfect, perché ha vinto tutte le partite, dalla fase a gironi alle Finals in cui ha collezionato tre vittorie, due in singolare e una in doppio.
Ecco il suo cammino
Berrettini d. Fonseca (BRA) 6-1, 7-6(5)
Berrettini d. Blockx (BEL) 3-6, 6-2, 7-5
Berrettini d. Van de Zandschulp (NED) 3-6, 6-4, 6-4
Berrettini/Sinner d. Gonzalez/Molteni (ARG) 6-4, 7-5
Berrettini d. Kokkinakis (AUS) 6-7(6), 6-3, 7-5
Berrettini d. Van de Zandschulp (NED) 6-4, 6-2