Volandri: "Sinner squalificato? La più grande ingiustizia della storia"

Il capitano della squadra azzurra di Coppa Davis ha parlato del caso doping che ha coinvolto il numero uno al mondo
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Tra i nomi degli artefici del trionfo dell'Italia in Coppa Davis c'è sicuramente quello del capitano della squadra azzurra, Filippo Volandri che ha condotto i suoi ragazzi a conquistare il secondo titolo consecutivo, il terzo nella storia della competizione, al Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga. Anche attraverso scelte difficili, come quella di lasciare a casa Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi, che erano stati decisivi nella fase a gironi di Bologna, o quella di cambiare in corsa le gerarchie del primo singolarista durante le Final Eight, in favore di Matteo Berrettini, dopo la sconfitta di Lorenzo Musetti contro l'Argentina.  

Caso Sinner, l'opinione di Volandri

Intervistato da QS Sport, Filippo Volandri ha parlato della possibile squalifica di Jannik Sinner: "Non voglio neanche pensare ad un'eventuale squalifica di Sinner, vista la sua onestà e le inconfutabili prove che ha fornito. Ma se c'è una persona con le spalle larghe è proprio Jannik. Una squalifica sarebbe l'ingiustizia più grande della storia". Sulle scelte dei convocati in Coppa Davis, il capitano azzurro ha spiegato: "Non è semplice farle, resterà sempre la parte più difficile del mio ruolo. Siamo stati i primi a lavorare anche con uno psicologo. Mi è costato lasciare a casa Arnaldi e Cobolli o dire a Musetti che non avrebbe giocato contro l'Australia. Ci è rimasto male, nei giorni prima ha avuto un tennis strepitoso. Questo è un gruppo di amici, sono pronti ad esserci quando un altro ha bisogno. Voglio che la nazionale di tennis rimanga ai vertici a lungo: ciò non significa vincere tutti ogni anno, ma restare sempre fra i top".


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