C'era anche Jannik Sinner ad Abu Dhabi per l'attesissimo Gran Premio che ha chiuso la stagione di Formula 1. Il numero uno al mondo, ambassador mondiale della F1, ha fatto un giro di pista sulla Ferrari 296 al fianco di Charles Leclerc, ha incontrato il quattro volte campione del mondo Max Verstappen e firmato tanti autografi prima di sventolare la bandiera a scacchi al termine della gara. Seguito dal coach Simone Vagnozzi, dal preparatore atletico Marco Panichi e dal fisioterapista Ulises Badio, Sinner inizierà oggi la sua preparazione in vista della prossima stagione prima di tornare a casa il 24 dicembre per festeggiare il Natale in famiglia.
Sinner e il ricordo dell'incidente sugli sci di Schumacher
Grande appassionato di Formula 1, in un'intervista al Corriere della Sera, Sinner ha ricordato il primo Gran Premio visto da bambino: "Già da bambino seguivo sempre la F1 ma non ero mai stato a una gara dal vivo. Il primo ricordo è legato a Schumacher. Quando ha avuto l’incidente sugli sci è stata una botta per me". Su quell'evento, avvenuto nel 2013, Jannik ha ricordato: "Quell’episodio mi ha fatto capire che la vita può cambiare in un secondo. Mai dare nulla per scontato, bisogna vivere giorno per giorno, godersela con un obiettivo". Il campione azzurro ha poi parlato della preparazione in vista del 2025: "Abbiamo fatto dei test per capire che tipo di preparazione fare, quali strategie usare. Dietro ci sono tanti sacrifici, ho soltanto 23 anni e ho fatto solo questa stagione al top. L’obiettivo non è vincere soltanto per tre anni, ma essere ancora in gioco quando ne avrò 30. Questa stagione è stata incredibile, ma tutto può cambiare. Se mi guardo indietro, Wimbledon è il torneo dove ho lasciato più rimpianti. Avevo giocato molto bene fino alla partita con Medvedev... È andata così, il nostro sport è imprevedibile. Per l’anno prossimo vediamo: nessuno conosce il futuro".