In attesa della sentenza definitiva del Tas di Losanna, il caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner continua a far discutere. Bisognerà aspettare ancora qualche mese prima del verdetto dell'udienza, che non avverrà prima di febbraio 2025. Il numero uno del mondo, dopo una prima assoluzione, rischia la squalifica da uno a due anni per il ricorso della Wada dopo la positività al Clostebol dello scorso aprile. Su quanto accaduto si è espresso in una recente intervista anche Andrey Rublev, che ha preso le difese dell'azzurro.
Rublev sul caso Sinner doping
"Non puoi augurare a nessun giocatore di vivere una situazione del genere - ha detto il tennista russo - non riesco a immaginare lo stress o l’ansia che ha provato durante tutto questo tempo. Se l’è cavata molto bene, ha continuato a giocare al suo miglior livello ed è riuscito a dominare il circuito nonostante tutto vincendo titoli. È davvero impressionante". Rublev ha poi commentato le regole antidoping del circuito: "Penso che il sistema antidoping dovrebbe essere un po' più comprensibile. Nel tennis le regole sono rigidissime, più che in altri sport. Sento che ogni piccolo errore, anche se non intenzionale, può minacciare la carriera di chiunque".