Secondo Australian Open e terzo Slam messo in bacheca, non senza qualche fatica. Nonostante abbia ceduto due soli set nel corso di tutto il torneo a Melbourne, Jannik Sinner ha rischiato di veder terminare la sua corsa già agli ottavi di finale contro Holger Rune. Un malore ha infatti costretto il numero uno a richiedere un medical time out di 15 minuti, per poi rientrare in campo e sconfiggere il danese. I problemi erano però iniziati già diverse ore prima del match, quando l'altoatesino ha accusato dei problemi che hanno portato il suo staff a optare per il riposo assoluto, giocando il match senza alcun riscaldamento. A raccontare nel dettaglio quanto successo è stato coach Darren Cahill.
Malore Sinner: il racconto di Cahill
“Jannik era bianco come un lenzuolo - le parole di Cahill a Supertennis -. È stato fortunato a farcela, aiutato da diverse pause, con la partita giocata nel caldo della giornata. Stava piuttosto male. Non sapevamo se sarebbe sceso in campo. Stava così male. Sapevamo dal giorno prima che non si sentiva bene, quindi era andato a letto presto. Abbiamo annullato il suo allenamento, credo che dovesse giocare verso le 14:30 del pomeriggio. Avevamo prenotato un riscaldamento per la mattina e lo abbiamo annullato e spostato a mezzogiorno, e quando si è presentato in campo sembrava bianco come un lenzuolo. Abbiamo annullato tutti gli allenamenti, siamo andati dal dottore, gli hanno dato dei gel per aumentare l’energia. Si è riposato, ha fatto un bagno ghiacciato per farlo ripartire e lo abbiamo buttato in campo senza riscaldamento“.