Ha fatto molto rumore l'improvviso ritiro di Novak Djokovic nella semifinale contro Alexander Zverev agli Australian Open. Il 24 volte campione Slam, che aveva accusato un problema nella precedente partita con Carlos Alcaraz, ha deciso di dare forfait al termine del primo set con il tedesco lasciando tra i fischi del pubblico la Rod Laver Arena di Melbourne. A pochi giorni da quel ritiro, Djokovic ha voluto rispondere a coloro che hanno messo in dubbio il suo infortunio condividendo l'immagine di una risonanza magnetica che confermava lo strappo al tendine del ginocchio sinistro: "Ho pensato di lasciare questo qui per tutti gli esperti di infortuni sportivi là fuori" - ha scritto sui social.
Infortunio Djokovic, l'opinione di Toni Nadal
Sull'infortunio di Djokovic ha espresso la sua opinione anche Toni Nadal, lo zio ex allenatore di Rafa, che ha bacchettato il serbo. "In questa occasione - ha detto -, i sospetti hanno iniziato a sorgere nella sua partita dei quarti di finale contro Carlos Alcaraz. Dopo aver perso il primo set e con evidenti segni di dolore, il serbo ha chiarito al suo avversario e al pubblico in generale che difficilmente sarebbe stato in grado di continuare la sua partita. Ma la realtà è che non solo ha affrontato il resto della partita con totale normalità, ma ha anche finito per vincerla. In più di un'occasione, abbiamo visto Novak con prestazioni simili, con gesti facciali e linguaggio del corpo che contraddicono ciò che stiamo vedendo in campo e che seminano alcuni dubbi sull'autenticità dei suoi problemi". Il coach spagnolo non ha però gradito il comportamento del pubblico di Melbourne: "Un altro problema da considerare è il motivo per cui c'è stata una tale esplosione sugli spalti una volta che gli eventi si sono svolti. Innanzitutto, capisco che il pubblico abbia mostrato delusione e rabbia per essere stato privato dello spettacolo atteso dopo aver acquistato un biglietto. La seconda e forse più significativa ragione è che negli anni, c'è stato un crescente sospetto nei confronti di Novak, a causa delle sue espressioni o dei suoi atteggiamenti che hanno messo in dubbio l'autenticità dei suoi infortuni".