"Sinner sarà macchiato per sempre", dall'Inghilterra arriva la dura sentenza

Secondo il commentatore britannico Marcus Buckland la carriera tennistica del numero uno al mondo sarà per sempre associata al caso doping
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Mentre sale l'attesa per l'inizio del primo Masters 1000 della stagione, in programma sul cemento di Indian Wells dal 5 al 16 marzo, Jannik Sinner continua a scontare la sospensione di tre mesi che si prolungherà fino al 4 maggio dopo l'accordo con la Wada per la risoluzione del caso doping, che iniziò proprio lo scorso anno in questo periodo durante i test effettuati in occasione del torneo della California. Una vicenda che ha accompagnato il numero uno al mondo durante il periodo più importante della sua carriera, con i primi titoli Slam conquistati e con la vetta del ranking raggiunta ormai da 39 settimane. Secondo qualcuno, però, questa storia potrebbe essere associata al campione azzurro per il resto della sua vita tennistica. 

"Sinner macchiato per sempre": l'opinione dal Regno Unito

"La cosa più triste per lui è che questa storia sarà associata a lui per il resto della sua carriera, indipendentemente dai suoi risultati in campo. Questo caso si sta concludendo ora, ma il tennis è diventato così tribale e questo problema non lascerà Sinner". Parla così Marcus Buckland, noto commentatore nel Regno Unito, in una recente intervista in merito alla squalifica inflitta a Sinner. Questa la sua opinione: "La cosa peggiore, dal punto di vista di Sinner, è l'immagine che dà e la tempistica della sospensione. La maggior parte delle persone confermerà che non stava cercando di imbrogliare, ma il problema più grande per lui è il risultato. La questione della facilità è un grosso problema. Il fatto che sia stato sospeso per tre mesi, tra due Grandi Slam, e che sia potuto tornare in patria per Roma, non credo gli abbia fatto bene".

 

 

 

 


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