Berrettini ironico: "Ecco le differenze tra tennis e padel"
Al Quirinale c’era anche il presidente della FITP Angelo Binaghi. La domanda dei due presentatori, Daniele Tinti e Stefano Rapone è arrivata immediata: “Ma che vuol dire quella P?”. E lì già altre risate: “Puoi immaginare la gioia di noi tennisti quando abbiamo visto quella P entrare nella sigla. Ora attenzione al pickleball che sta arrivando dalla fascia… Che cosa è? Non l’ho capito bene, è uno sport con i racchettoni, una cosa che sta prendendo piede in America”. Ma il padel adesso è entrato anche nella famiglia Berrettini: “Ho un padre che si è convertito a questo sport e noi siamo in lutto. E’ campione italiano over 60 e ne va orgoglioso. Il padel è un incrocio tra il tennis e lo squash. Perché l’hanno messo nella nostra Federazione? Ti do la versione ufficiale: visto che è uno sport in grande crescita aveva bisogno di un aiuto per crescere ancora di più”. Berrettini porta avanti la bandiera del tennis e rimarca con orgoglio le differenze con il padel: “Se io smettessi di giocare a tennis e cominciassi a giocare ogni giorno per 5 anni a padel avrei qualche chance di entrare nel circuito dei migliori al mondo. Viceversa il numero 1 mondiale di padel non avrebbe una chance di arrivare al top nel tennis”.
Berrettini ha parlato dell’aspetto scaramantico dello sport: “La persona che mi odia di più sono io quando gioco. Forse devo imparare a perdonarmi di più. Sono molto tosto con me stesso ma molto generoso con i miei compagni quando gioco in Davis, mi sento molto uomo squadra anche se ovviamente, com tutti, vorrei sempre giocare io. La scaramanzia? La uso per tenere alta la concentrazione prima di una partita e non avere distrazioni. Di base, però, non sono un tipo scaramantico. L’ho sempre considerata una sorta di debolezza. Mio padre invece in Davis ha preteso di avere sempre lo stesso posto per tutte e tre le partite. Io non la vivo così ma poi alla fine mi ha fatto: ‘Però alla fine avete vinto’”. Pensate che nella prima semifinale che ho fatto in un grande Slam lui ha mangiato per due settimane la stessa cena, ovvero pizza capricciosa e polpette. A fine torneo era gonfio come un pallone ma felice”.
